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Sport

L'Italbasket 'conquista' Varese

La Nazionale Italiana di Pallacanestro in ritiro nella città Giardino per preparare le due sfide di qualificazione ai Mondiali 2019 contro Ungheria e Lituania.

Molto probabilmente se non avessimo letto prima il programma della settimana pubblicato direttamente sul sito della Federazione, varcando le porte del Palasport Lino Oldrini di Masnago e vedendo tutti quei tifosi sugli spalti, ci saremmo domandati che grande evento ci fosse (beh… quello, alla fine, ci sarà eccome, solo che bisognerà attendere fino a venerdì sera). Ma, in fondo, non c’era da stupirsi, perché da sempre pallacanestro e città di Varese vanno a braccetto. Ancor di più in questi giorni che è ospite nientemeno che l’Italbasket. Già, avete capito bene, proprio la Nazionale Italiana ha scelto la città Giardino come sede del ritiro in vista dell’importante sfida per le qualificazioni ai Mondiali 2019 contro l’Ungheria (in calendario il 22 febbraio, alle 20.15; mentre lunedì 25 l’appuntamento è contro la Lituania alla Svyturio Arena). Pronti via, allora, e alle 17 puntuali di martedì (ricordiamo che il gruppo si è ritrovato il giorno prima) ecco che il pullman degli Azzurri arriva davanti all’ingresso della ‘casa’ della Openjobmetis. Il secondo dei due allenamenti di giornata (l’altro è andato scena al mattino), i giocatori scendono uno ad uno, insieme il commissario tecnico Romeo ‘Meo’ Sacchetti e l’intero staff; c’è tempo per qualche saluto ed abbraccio o per scambiare quattro chiacchiere con i presenti, poi, però, si entra nel palazzetto. E’ il momento di scendere in campo, un po’ di stretching, alcuni tiri a canestro, giusto per prendere la mano, e l’allenamento può cominciare. Si parte dal riscaldamento, dagli esercizi senza palla, quindi ci si suddivide in due squadre e si gioca. Su e giù, tra schemi, blocchi, tattica e tecnica. Coach Sacchetti si muove da una parte all’altra, osserva ogni singolo movimento dei ‘suoi’, ferma l’azione per dare indicazioni, spiega ai ragazzi che cosa vuol vedere fare e come deve essere fatto. Il tutto alternato dai momenti di pausa, per riprendere fiato e riposarsi un attimo, e da qualche tiro libero o da tre, così da non perdere il ritmo e la confidenza con la palla ed il parquet, prima di raggiungere il centro del campo e concludere così la seduta.

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L'ALLENAMENTO AL PALAOLDRINI

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