Top manager in Russia

La storia di Marino Currà: il meserese, del gruppo di allevamenti e macellazione 'Cremonini', ha ottenuto il prestigioso riconoscimento per il secondo anno.

Conquistatore... in una terra lontana. La steppa russa, nelle sue zone di agricoltura e allevamenti, è sicuramente una realtà lontana dal nostro immaginario e modo di vivere, ma c’è un nostro concittadino, un meserese, che è riuscito a farsi conoscere ed apprezzare. Parliamo di Marino Currà, appartenente a una famiglia residente da molti anni a Mesero, che dal 1990 lavora per il gruppo di allevamenti e macellazione ‘Cremonini’, tra i più grossi a livello mondiale. “Saranno 29 anni di lavoro il prossimo primo aprile - ci spiega Marino - ma la mia esperienza in Russia, nella regione di Orenburg, è più recente, solo negli ultimi anni. Sono direttore generale della ‘Orenbeef’ (macellazione e trasformazione di carni bovine) e ‘Agro sakmara’ (allevamento e commercializzazione bovini), società del gruppo ‘Cremonini’, con cui alleviamo e macelliamo capi in Russia, da commerciare all’estero anche verso Vietnam e Angola. Coordino circa 280 dipendenti e trattiamo direttamente con la politica per ogni decisione lavorativa e di sviluppo”. Aiutato da due interpreti nella quotidianità, in queste zone rurali in cui la temperatura attuale è circa -17 gradi, ma a febbraio arriva anche a -40 gradi. Una piccola ‘cittadina’, residenziale e di villette, a circa 70 chilometri dalla città più vicina. “L’accoglienza tutto sommato è stata semplice, c’è molta integrazione, basti pensare che nella zona in cui opero risiedono circa 165 etnie. È l’approccio che è diverso, ci sono regole più rigide ma ci si abitua facilmente. Io stesso per stare qui a lavorare devo sottopormi a visite mediche periodiche, ma il rapporto anche con la politica è sempre molto buono. Mi hanno talmente accolto che mi hanno conferito la cittadinanza onoraria”. L’azienda Cremonini, con la sua partecipata russa, è molto attiva anche nella vita dei lavori e nel sociale della città: “Abbiamo sempre prestato molta attenzione al territorio - ci spiega - oltre a omaggiare di carne l’oratorio russo del paese, abbiamo rifatto tetto e finestre delle scuole locali, gesto molto apprezzato dalla popolazione”.