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Giovani, arte e musica

Dal 16 al 18 novembre si svolgerà la 15^ edizione ad Inveruno.

Una delle manifestazioni più interessanti ed originali del panorama del nostro territorio: InverArt. Fervono i preparativi al Padiglione d'Arte Giovane di Inveruno, lì, dove lo scorso weekend c'era l'Antica Fiera di San Martino, in questi giorni si organizzano gli allestimenti dell'esposizione, i materiali tecnici per gli impianti, l'occorrente per cucinare e servire i piatti proposti. Tutto inizia con l'inaugurazione ufficiale della XV edizione di Inverart, alle 20 di venerdì 16 novembre. Poi sarà un susseguirsi di iniziative e di possibilità, per una vera e propria immersione nell'arte e nella creatività giovane. Le opere saranno come sempre varie: diverse tecniche, diversi stili, diversi i messaggi che cercheranno di veicolare. E tutte da scoprire... È confortante sapere che esiste InverArt, vetrina e possibilità per il talento di tanti giovani del nostro territorio. Ma non mancheranno anche gli appuntamenti musicali, quest'anno con i gruppi Andy & the White Dukes (che porteranno sul palco una rivisitazione unica delle hit dell'icona del glam rock, in un omaggio dedicato alla straordinaria vita di David Bowie) e Africa Unite System of a Sound (uno degli ultimi progetti nati in casa Africa Unite, storico gruppo reggae piemontese formato dal duo Bunna e Madaski). La domenica è pensata ancora di più per le famiglie, quest'anno, con l'allegria colorata di Los Picios, la musica della Banda S.Cecilia di Inveruno e il pranzo da condividere insieme (per la prima volta) a InverArt. Nel pomeriggio i più piccoli potranno assistere allo speciale spettacolo 'Storie di paura' con Ditta Gioco Fiaba (chissà che non si arrivi a scoprire che anche i mostri hanno le loro travolgenti paure e cercano comprensione e conforto per superarle...). Chiude la 15^ edizione l'aperitivo con gli amici di InverArt domenica sera, alle 18.30. L'unica nota triste, e notizia di queste ore, è il fatto che questa edizione speciale, giunta al traguardo dei 15 anni, non potrà essere ammirata, percorsa, vissuta, dal 'suo' padrino: Filippo Villa. Il maestro e artista Villa, riconosciuto per le sue qualità artistiche ed umane, che viveva a Buscate, se ne è andato improvvisamente nella notte tra l'11 e il 12 novembre, meno di una settimana prima di InverArt, che, proprio quest'anno, aveva scelto la sua figura, segno di omaggio, di stima e modello di artista per tutti: una persona che, giunta ai suoi 80 anni, non aveva smesso di creare, inventare, fare arte. Se ne è andato con i suoi progetti in cantiere, e i suoi lavori a metà, a indicare che l'arte è qualcosa di misterioso e di infinito e se conosciuta e compresa appieno diventa più che un lavoro, più che una passione, ma una vocazione quasi, a cui non si smette di attingere e che si desidera trasmettere agli altri, perché ne facciano parte.

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