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Storie

La 'via della seta' in... sella

Un nuovo viaggio e una nuova avventura per l'insegnante e giornalista Rita Sozzi. In bicicletta percorrerà 5600 chilometri su una parte della cosiddetta 'via della seta'.

Prendete una giovane insegnante di lettere e giornalista della provincia di Milano; prendete un veterinario bretone in pensione, specializzato in cammelli. Facciamoli incontrare in Siberia: lei arriva da Mosca in sella alla sua bicicletta; lui sta andando in Giappone, sempre sulla bici. Immaginate che sulle sponde del lago siberiano Bajkal sia nata un’amicizia e l’idea per il prossimo viaggio: più di 5600 chilometri da Theran (Iran) ad Almaty (Kazakistan) ‘pedalando tra i deserti e le vette innevate dell’Asia Centrale’. No, non è la curiosa trama di un romanzo o l’avventurosa sceneggiatura di un film, ma la reale impresa ciclistica di Rita Sozzi che, con un compagno di avventure francese, percorrerà appunto in sella parte della ‘via della seta’. Il ciclo-viaggio si snoderà in Iran, Turkmenistan, Uzbekistan, Kirghizistan e Kazakistan, Paesi dai nomi complessi e poco conosciuti ai più, ma ricchi di storia, arte e cultura, che appartengono alla famosa ‘via della seta’, il reticolo di itinerari commerciali che collegavano l’impero romano a quello cinese. Dopo aver raggiunto Theran in aereo, il viaggio è cominciato il 26 giugno... "L’itinerario, quest’anno, è solo abbozzato, non ho avuto tempo, ahimè, di studiare tappa per tappa l’intero tragitto” - ha scritto Rita sulle pagine del blog http://volpeapedali.blogspot.com/2018. Rita Sozzi di San Pietro all’Olmo (Cornaredo) si fa soprannominare ‘volpe a pedali’ e racconta appunto sul blog i viaggi in solitaria sulla sua amata bicicletta (‘la signora’): cultura, storia, geografia e... tanta umanità dei Paesi attraversati tra sport e desiderio di conoscere. Rita, infatti, ha vissuto avventure (e piccole disavventure) pedalando fino a Roma, Oporto, Istanbul, Atene, Mosca; l’estate scorsa ha coperto il tragitto da Mosca a Ulaanbataar (capitale della Mongolia) e ha conosciuto il cicloviaggiatore Raymond Puill. L’avventura (non senza qualche intoppo burocratico, come i visti ad esempio) è partita e... continueremo a seguirla.

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