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Attualità, Politica

Il primo Governo Lega - M5S

Terza Repubblica: dalla concreta ipotesi di tornare a votare il prossimo mese di luglio al Governo 'neutrale', fino adesso al passo indietro di Silvio Berlusconi.

Dopo due mesi, si può dire che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella le abbia provate davvero tutte. Tra incarichi esplorativi e prove di dialogo, governi ‘neutrali’ e quelli del ‘Presidente’, abbiamo davvero rischiato di trovarci a votare il 22 o il 29 di luglio. Abbiamo. Forse. Sì, perchè l’evoluzione degli ultimi giorni sta aprendo scenari quasi da fantapolitica con un Governo quasi del tutto inaspettato. Sì, perchè i principali interpreti della Seconda Repubblica vengono archiviati per il crollo dei voti nella tornata elettorale: il Partito Democratico è ancora nella transizione da Matteo Renzi a Maurizio Martina e Paolo Gentiloni; Forza Italia si è invece vista costretta alla ‘resa’ politica di Silvio Berlusconi prima di un eventuale ritorno alle urne che ne certificasse la ‘resa’ pubblica. Ecco allora che, nonostante molti proclami in campagna elettorale, vediamo concretizzarsi sempre più il primo Governo ‘giallo-verde’ della storia della Repubblica. Le intese tra Lega Nord e Movimento 5 Stelle per le elezioni dei Presidenti delle Camere non è stato un ‘fuoco di paglia’, quanto piuttosto un concreto avvicinarsi politico in vista di un’intesa di Governo. Intesa politica, non tecnica, come ci tengono a sottolineare i principali interpreti Matteo Salvini e Luigi Di Maio, perchè arriverà a fondere due diversi programmi e due diverse anime. Verranno limati i punti di scontro per concentrarsi su azioni di governo sicuramente nuove e da esplorare. Stesso discorso per gli interpreti: ministri e viceministri saranno ugualmente suddivisi tra gli schieramenti creando un innovativo e mai sperimentato gruppo politico di Governo. E’ un’evoluzione imprevedibile, perchè se la Lega Nord da un lato ha fatto prova ed esperienza di Governo in questi ultimi vent’anni insieme al Centro-Destra, per il movimento nato da Beppe Grillo è la prima volta sul teatro nazionale dopo l’aver amministrato Comuni come Roma e Torino. C’è da aspettarsi che i temi più di ‘pancia’ si affievoliscano (rapporti con l’Europa, Nato, rapporti con Usa e Russia, ecc.) mentre qualche riforma importante potrebbe andare a toccare i temi forti del sociale: riforma Fornero sulle pensioni, reddito di cittadinanza, flussi migratori, tasse alle aziende. Una certa ‘istituzionalizzazione’ dei Movimenti che si apprestano così a rappresentare l’Italia anche sulla scena internazionale. Di certo, si apre in questi giorni una pagina di storia ancora tutta da scrivere.

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