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Comunicaré

Il concetto di privacy

ComunicarÈ… invasivo. La privacy e il diritto alla sua protezione sono concetti che nascono negli USA addirittura nel 1890, con la pubblicazione di un saggio sul tema.

La privacy e il diritto alla sua protezione sono concetti che nascono negli USA addirittura nel 1890, con la pubblicazione di un saggio sul tema a firma dei giuristi Warren e Brandeis. Il concetto nasce dall’esperienza personale dei due, che sentono violata la loro sfera privata dal giornale locale di zona, che pubblica pettegolezzi e foto delle occasioni mondane della città, soprattutto della signora Warren. Se oggi tendiamo ad associare la privacy al web, è in effetti dal giornalismo che il concetto trae le sue origini.

Cosa dice il codice etico giornalistico italiano

Secondo un complesso gruppo di leggi che ha cercato di sistematizzare tutti gli aspetti della materia, dal 1993 al 2003, e che affonda le sue radici nei diritti fondamentali della nostra Costituzione, il diritto alla privacy deve trovare un giusto bilanciamento con il sacrosanto diritto di cronaca, ovvero quello a raccontare ciò che accade, i fatti così come sono, per dovere giornalistico di informazione. Nel caso dei dati cosiddetti “sensibili”, il giornalista è autorizzato ad utilizzarli senza consenso solo a patto che essi siano rilevanti ed essenziali per la trasmissione della notizia.

Il web: sempre più avanti delle normative

Nella vita di un individuo medio, è sicuramente caso poco comune venire a contatto con un giornalista che abusi dei dati personali dell’individuo stesso. Con il web, invece, la trasmissione di dati personali è cosa quotidiana e spesso dai meccanismi poco trasparenti. Il vero problema, però, è che il web appare particolarmente difficile da regolamentare: il web viaggia molto più velocemente delle leggi, soprattutto di quelle italiane, cambia in continuazione e si sviluppa costantemente.

Le violazioni di dati sensibili che coinvolgono Facebook di questi tempi porteranno sicuramente alla creazione di leggi adatte e all’inasprimento di quelle correnti. Ma la legge è destinata ad essere sempre un passo indietro.

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