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Attualità, Sociale

Gli aiuti con il recupero alimentare

Sono 1.600 t annue di eccedenze alimentari raccolte e rimesse nel circuito della solidarietà di cui 20 t annue di frutta e verdura ridistribuite tale quali o trasformate.

Grazie dall’entrata in vigore della legge Gadda (14 settembre 2016), Caritas Ambrosiana ha potuto registrare un sensibile aumento delle donazioni di generi alimentari per un valore stimabile attorno al 20%. L’incremento, dovuto essenzialmente alla firma di accordi con nuove aziende sia impegnate nella produzione che in quello della distribuzione (ad oggi complessivamente 15 realtà della grande distribuzione e dell’industria alimentare), permette oggi a Caritas Ambrosiana di raccogliere e reimmettere nel circuito della solidarietà 1.600 tonnellate annue di eccedenze alimentari. Anche in virtù della maggiore disponibilità di offerta incentivata dalla legge, Caritas Ambrosiana ha riorganizzato il suo sistema di aiuti alimentari cui aveva già messo mano durante gli anni della crisi economica per sostenere la domanda crescente che arrivava ai centri di ascolto parrocchiali e che rischiava di assorbire risorse superiori alle capacità. Il sistema di aiuti alimentari di Caritas Ambrosiana, attraverso il quale sono veicolate le donazioni, oggi è una realtà articolata, capace di recuperare in forme diverse il cibo che sarebbe destinato ad essere buttato, offrirlo direttamente a tipologie differenti di persone in difficoltà, su tutto il vasto territorio diocesano: circa 30mila persone ogni anno tra Milano e provincia, Monza e Brianza, province di Varese, Lecco parte della provincia di Como. Fa parte di questo sistema il Refettorio Ambrosiano, la mensa solidale di piazza Greco a Milano che ha visto durante Expo Milano 2015, 30 chef internazionali raccogliere la sfida lanciata da Massimo Bottura, ideatore del progetto: quella di cucinare per chi aveva bisogno utilizzando le eccedenze alimentari prodotte dai padiglioni della fiera. Nato in occasione dell’esposizione universale grazie al concorso di grandi aziende italiane del settore dell’arredo e del design e alla collaborazione di importanti artisti del panorama contemporaneo, coinvolti da Davide Rampello, il Refettorio ha proseguito la sua attività, grazie all’impegno di Caritas Ambrosiana che lo ha realizzato e gestito. Attualmente cuochi professionisti preparano, ogni sera per 90 ospiti, le ricette che hanno imparato dagli chef, salvando dallo spreco il cibo donato dalle aziende del territorio. Altri canali della distribuzione degli aiuti alimentari sono gli Empori della Solidarietà di Cesano Boscone (2580 utenti al mese), Varese (287 utenti al mese) e Garbagnate Milanese (105 utenti al mese), Molteno (700 utenti al mese), Saronno (100 utenti al mese), Milano (stima 800 utenti al mese). Gli Empori della Solidarietà sono piccoli supermercati nei quali si acquistano per lo più generi alimentari non con denaro ma con una tessera a punti. Le tessere sono distribuite ai beneficiari dai volontari dei centri di ascolto Caritas per un periodo di tempo variabile a seconda del perdurare dello stato di necessità dell’utente. Sono la spina dorsale del sistema di aiuti le botteghe della solidarietà, i magazzini e centri di diffusione degli aiuti alimentari, istituiti presso le parrocchie: sono al momento 300 diffusi capillarmente su tutto il territorio diocesano, distribuiscono settimanalmente prodotti secchi (confezioni di pasta, riso, legumi, olio, biscotti), offrendo un primo e immediato aiuto alle persone in grave stato di indigenza. Ma la punta più avanzata del sistema è il progetto per il recupero del fresco, realizzato grazie ad un accordo con Sogemi la società che gestisce i Mercati Generali. Ogni sera, i grossisti che vendono frutta e verdura conferiscono nella piazzola dedicata a Caritas Ambrosiana ai Mercati Generali la merce invenduta che non potrebbe essere messa sui banchi il giorno successivo. Da qui i bancali vengono prelevati dai volontari di Caritas Ambrosiana e inviati in due direzioni. Una parte della frutta e della verdura recuperata, viene portata al Refettorio Ambrosiano, dove è servita a tavola tal quale o cucinata per gli ospiti. I prodotti così trasformati vengono poi ridistribuiti attraverso i canali Caritas Nel 2017 20 tonnellate di frutta e verdura sono state salvate dallo spreco e donate a chi è in difficoltà.

ALCUNI NUMERI

- 30 mila le persone che chiedono aiuti alimentari all’anno.
- 63 mila i pacchi viveri distribuiti dai centri di ascolto ogni mese.
- 300 tra botteghe della solidarietà, magazzini e centri di diffusione degli aiuti alimentari.
- 1.600 t annue di eccedenze alimentari raccolte e rimesse nel circuito della solidarietà di cui 20 t annue di frutta e verdura ridistribuite tal quali o trasformate.
*I dati sono riferiti al territorio della Diocesi di Milano che comprende Milano, Varese, Lecco, Monza e le rispettive province.

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