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Inchieste, Sociale, Storie

Mirko, lo 'Stormtrooper' per i piccoli pazienti

La storia di Mirko, che da quando ha 15 anni sta combattendo con la sclerosi multipla. Lui fa parte di 'Cuorieroi per bambini eroi', volontari che girano gli ospedale mascherati da supereroi e principesse per far sorridere i piccoli pazienti.

Ci sono Capitan America, Spiderman, Lanterna Verde, Pikachu, SuperGirl, Superman, Super Mario, Batman e molti altri ancora; e poi c’è lui, che è uno Stormtrooper (per chi non lo sapesse, sono le cosiddette unità d’assalto d’elite o più semplicemente i soldati dell’esercito imperiale nella nota saga di Star Wars). Ma stavolta niente impero o universi da difendere, né astronavi da pilotare, bensì solo tanti sorrisi da donare. Perchè, quando indossa questo costume, quasi per magia è come se diventasse il punto di riferimento dei bimbi che oggi purtroppo stanno lottando e si stanno confrontando con la malattia. Perchè Mirko è un ‘Cuorieroe per Bambini Eroi’, ragazzi e ragazze, uomini e donne che girano negli ospedali (e non solo) cercando di portare un po’ di serenità e qualche ora di allegria ai piccoli pazienti ricoverati. “Sono esperienze uniche - racconta il 32enne di Malnate, in provincia di Varese - I bimbi hanno una forza eccezionale, ma anche se ognuno di loro sta vivendo situazioni difficili, non si scoraggiano mai, anzi appena ti vedono entrare nella stanza leggi negli occhi di ciascuno la felicità, il coinvolgimento, la voglia di giocare con te e parlarti. Con la semplicità e i gesti più semplici ti catturano e ti conquistano. Si crea qualcosa di speciale, la complicità sui volti e soprattutto nei cuori. Alla fine, esci con una importante lezione di vita e quella lezione te l’hanno data proprio loro”. Dalle strutture sanitarie alle varie iniziative promosse nel territorio e in tutta Italia, l’impegno di ‘Cuori Eroi’, insomma, è davvero a 360 gradi. “Siamo come una grande famiglia - continua - E quando si incontrano i bambini, i loro genitori e parenti, si cresce sempre di più. Che cosa facciamo, poi, nello specifico? Andiamo in ospedale, solitamente si inizia con la sigla del nostro gruppo, quindi stiamo con i piccoli, li facciamo giocare (bolle di sapone, truccabimbi, ecc...), chiacchieriamo, li ascoltiamo e interagiamo con loro. E’ come se in quei momenti l’amibente attorno si trasformasse in un luogo magico, incantato, fantastico, tra supereroi e principesse appunto. Sapete, già in passato avevo fatto una simile esperienza, avevo però addosso il classico camice bianco e un naso rosso e il piccolo paziente, anche se tu non lo eri, ti vedeva ugualmente come un dottore, adesso, invece, con il costume è diverso: diventi davvero il loro supereroe preferito, un punto di riferimento con il quale si sentono tranquilli e sereni”. I bimbi che incontrate hanno età differenti, ma soprattutto situazioni diverse (c’è chi ha un tumore, chi altre malattie, chi alle cure sta reagendo bene e chi purtroppo non si sa se magari ce la farà a vivere)... “La forza che tutti riescono, comunque, a trasmetterti è qualcosa che non si può descrivere a parole - conclude - Solo provandolo direttamente lo puoi capire”.

La notizia a 15 anni: "Avevo la sclerosi multipla"

La notizia arriva quando ha 15 anni. Due semplici parole, ma pesanti e terribili: sclerosi multipla. “Tu che fino a quel momento sei stato abituato a fare le cose normalmente, è come se il mondo ti cadesse addosso”. E adesso? Cosa mi succederà? Sono solo alcune delle tantissime domande che hanno cominciato a risuonare nella testa di Mirko Della Pietra. “Non dimenticherò mai il giorno che ho saputo che avevo la sclerosi multipla. Giocavo a basket in quel periodo, però da qualche tempo avevo dei problemi nel movimento. Inciampavo spesso, cadevo e non capivo il perchè. Quindi, sono andato a fare i vari controlli ed ecco il responso. Ce la farò? Non sapete quante volte me lo sono chiesto, poi però mi sono detto che avrei dovuto riprendere in mano la mia vita, che dovevo combattere e lottare con tutte le mie forze e così è stato”. Anzi, il 32enne è andato addirittura oltre... “Per dieci anni sono riuscito a stare in piedi, a camminare, fino a che ho dovuto per forza ricorrere alla sedia a rotelle. Ciò nonostante non mi sono abbattuto e oggi, ne sono sicuro, sono più impegnato di quanto avrei potuto esserlo se non fossi stato malato. Nuoto (partecipando anche a varie gare e competizioni), ancora mi diletto a fare il deejay (la mia passione è la musica), esco e mi diverto con gli amici; vado in discoteca (c’è chi mi chiede come faccio, visto che sono in carrozzina; perchè? Si può eccome, basta volerlo), in vacanza oppure allo stadio a seguire la mia squadra del cuore (il Milan). Bisogna capire che spesso le barriere sono solo nella nostra mente e dobbiamo riuscire a cancellarle. Crederci sempre è fondamentale e necessario”.

Supereroi e principesse, un cuore che batte forte

Si chiama ‘Cuorieroi per bambini eroi - Nazionale Italiana dell’Amicizia onlus’: un gruppo di amici volontari supereroi e principesse per donare sorrisi con magia, bolle di sapone, trucca bimbi, giochi e compagnia ai cosiddetti ‘bimbi eroi’ appunto, quei piccoli ricoverati in ospedale (e non solo). Perchè l’impegno e l’attività che svolgono periodicamente o quotidianamente è davvero a 360 gradi. Si va, come detto, nelle varie strutture sanitarie del territorio e della regione (ma anche fuori) per incontrare e stare qualche ora insieme ai bambini, oppure eccoli in prima linea e protagonisti delle diverse manifestazioni di solidarietà, aiuto e sostegno organizzate in più momenti dell’anno, ecc... Tutti in costume, dai più classici e famosi che hanno fatto la storia, a quelli più recenti, l’importante è come ognuno di questi ragazzi o ragazze, uomini o donne, quando li indossano, è come se si calasse completamente nella parte, regalando ai presenti un’atmosfera magica e speciale. Alla fine, insomma, la forza del gruppo sta proprio in questo; supereroi e principesse per un giorno e per qualche ora, una grande famiglia, invece, per sempre, pronta a scendere in campo per dare il suo contributo di solidarietà.

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