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Scuola, Castano Primo

Gran Bretagna e Svezia... si impara il lavoro

La prima esperienza di alternanza scuola - lavoro per gli studenti dell'istituto d'istruzione superiore Torno di Castano Primo. In tutto hanno partecipato 12 ragazzi.

"Goodmorning"; "goodbye"... l'accento spiccatamente italiano, i tratti tipici del nostro Paese, perchè se nei giorni scorsi qualcuno fosse entrato in uno dei negozi di beneficenza, i famosi charity shop, di Worthing in Gran Bretagna, si sarebbe subito accorto che quei ragazzi che li aveva appena accolti non erano del posto. La cosiddetta alternanza scuola - lavoro: eh già, perchè proprio nelle passate settimane un gruppo di studenti dell'istituto d'istruzione superiore Torno di Castano Primo hanno avuto l'opportunità di provare questa bellissima esperienza. E allora, preparate le valigie, eccoli partire alla volta, chi dell'Inghilterra appunto (in tutto dieci giovani) e chi, invece, con destinazione la Svezia (altri due alunni). Più nello specifico, si è trattato della prima iniziativa organizzata dalla scuola di piazzale Don Milani lontana dall'Italia e che ha coinvolto sia gli allievi dei liceo sia quelli degli indirizzi tecnici. "Nata grazie a Fondazione Cariplo, con il suo progetto 'I - Know', e tramite i contatti della dirigente scolastica Maria Merola e di alcuni genitori, la proposta è stata messa in campo in tempo record - fanno sapere dall'istituto castanese - Per i ragazzi non c'è stato nessun costo, se non le spese del tempo libero". Diverso, quindi, il programma per i due differenti gruppi: i 10 'inglesi' sono stati impegnati con lo studio al mattino e con i charity shop nel pomeriggio, alloggiando in famiglia; mentre i due 'svedesi' hanno preso parte ad un progetto della multinazionale 'Sandvik Coromant', dormendo in minialloggi. "Un'esperienza professionale davvero interessante - continuano dalla scuola - I giovani hanno potuto, infatti, vedere da vicino come si lavora in una grande azienda che si occupa di automazione e robotica ed ha un occhio di riguardo per i giovani e la loro formazione". "Un'iniziativa senz'altro da replicare nei prossimi anni - conclude Donatella Barbieri, vicepreside del Torno - e da proporre ad un numero sempre maggiore di studenti. Questi 12 sono stati solo i pionieri...".

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