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Territorio, Castano Primo, Vanzaghello

La Protezione Civile fa... scuola

Il campo scuola organizzato dalla Protezione Civile di Castano e Vanzaghello, con Canegrate e Legnano, all'istituto superiore Torno. Formazione ed esercitazioni.

Il punto di controllo carraio proprio di fronte al cancello d’ingresso e poi più avanti, in varie parti del cortile, la segreteria, l’area mensa e quella per la notte, la sala operativa e la zona con i singoli mezzi. Che cos’è e cosa bisogna fare in caso di emergenze? Come e quando muoversi? Dalla teoria alla pratica vera e propria, alla fine si è lavorato fianco a fianco per un weekend intero. Dall’istituto d’istruzione superiore Torno di Castano Primo ad alcuni differenti luoghi creati appositamente nel nostro territorio, tutti assieme, insomma, i tre gruppi promotori e organizzatori (le Protezioni Civili di Castano e Vanzaghello, coordinata da Rodolfo Marmo, quindi Canegrate e Legnano, guidate rispettivamente da Marco Carrera e Andrea Cerbone) e con loro le diverse Prociv locali (Villa Cortese, Turbigo, Magnago, Bareggio, Busto Garolfo, Corbetta, Parabiago, Casorezzo; ancora l’unità cinofila di Nerviano, il Parco del Ticino e la Croce Azzurra di Buscate). Più di 140 volontari il primo giorno (sabato), un centinaio, invece, il secondo (domenica), gli uni affianco agli altri per dare vita al primo campo scuola che ha avuto come location principale appunto la scuola di piazzale don Milani. “Un’iniziativa certamente importante e fondamentale – spiegano dalla Protezione Civile castanese – E’ stato un momento per coordinarci e lavorare insieme su possibili emergenze o pericoli che possono accadere; un’occasione di ulteriore formazione del nostro personale e di gestione”. Pronti via, allora, già dal venerdì pomeriggio con la preparazione del campo, anche se il ‘clou’ che è stato nel fine settimana. “Nella giornata di sabato sono stati realizzati vari scenari che ci hanno visti impegnati in prima linea – continuano – Un incendio boschivo, ad esempio, ancora un intervento idrogeologico, la ricerca ed il recupero di persone scomparse sotto le macerie, fino ad una situazione prettamente medico – sanitaria. E ci siamo mossi in più zone del territorio: il canale Villoresi, i boschi tra Cuggiono e Buscate, l’ex caserma dei Carabinieri di Castano, la cava buscatese, ecc… Mentre domenica c’è stata la celebrazione della Messa, l’apertura del campo alle autorità ed ai visitatori, la consegna degli attestati di partecipazione, il pranzo comunitario, fino alla chiusura ed allo smontaggio”.

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