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Magenta

A petto nudo per il centro

Nella giornata di domenica 3 settembre, un giovane marcallese si aggirava per le vie centrali di Magenta in stato di alterazione psicofisica.

Una domenica serena, che vedeva famiglie in sella alle loro biciclette, passanti a piedi col gelato in mano, bambini felici fuori dai condomini in cui poche ore prima avevano consumato il pranzo domenicale. La quiete assoluta fino alle 16 circa, dopodichè il panico. Un giovane, senza maglietta e con i pantaloni a brandelli, si aggirava di corsa e come se si nascondesse da qualcosa o qualcuno, tra le auto parcheggiate in Vicolo Colombo a Magenta, all'altezza delle scuole medie Francesco Baracca. Mi trovavo lì per caso, avendo prima imboccato la via in cui abita l'amichetta di mia sorella, entrambe sui sedili posteriori della mia macchina. Una volta visto il soggetto, ho prontamente bloccato la sicurezza del veicolo e tirato su i finestrini, dopo che il ragazzo si apprestava a chiedermi un passaggio in tutta agitazione. "Non sappiamo chi sia", commenta un residente sulla settantina, "ha irrotto qui da pochi minuti e in problema più grosso è che qui passa gente". Decido di accostare e chiamare i Carabinieri che al telefono riferiscono di aver ricevuto già una decina di segnalazioni a riguardo. Dal finestrino intravedo donne sui balconi con il telefono alla mano e una signora in bicicletta che viene bruscamente fermata dal ragazzo in stato di alterazione psicofisica, per poi scappare nuovamente e all'impazzata verso un'altra direzione. Un tratto più in là, all'angolo di Via Sanchioli, ed ecco che di nuovo il ragazzo più agitato che mai, sudato e irrequieto. Due minuti dopo, arriva anche la pattuglia che lo stava seminando. Inizia un breve dialogo tra il carabiniere e il giovane che continua a scattare da un lato all'altro della strada, attirando i passanti che restano increduli a ciò che vedono: la volante in moto, la divisa che lo insegue e lui che scappa da qualcosa. Di lui si sa che è un operaio e risiede a Marcallo con Casone. Oggi al telefono il carabiniere intervenuto nel pomeriggio di domenica, riferisce di "aver accompagnato il ragazzo all'Ospedale G. Fornaroli e che si trovava in uno stato di alterazione psicofisica".

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