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Storie, Castano Primo

Il 'prof'... adesso sul Teide

Dopo i quattro vulcani attivi italiani nel 2015, adesso Gianluca Moreschi proverà a salire e scendere in un giorno il Teide di Tenerife. L'impresa a settembre.

Vulcani che... passione. C’è chi l’ha già soprannominato, in modo scherzoso, il ‘prof con il fuoco sotto i piedi’ e, in fondo, diversamente non potrebbe essere. Quando, insomma, c’è da cimentarsi con qualche esperienza a dir poco unica, singolare e per alcuni aspetti anche al limite, beh lui non è di certo il tipo che si tira indietro, anzi. E allora si va, di nuovo, perché dopo avere conquistato solamente due anni fa i quattro vulcani attivi d’Italia (Etna, Vesuvio, Stromboli e Vulcano), adesso Gianluca Moreschi (insegnante milanese e atleta degli Amici dello Sport - Podistica Castanese di Castano Primo) ha messo nel mirino anche il Teide di Tenerife (e con lui ecco, come sempre, gli inseparabili amici Giovanni Storti, del trio comico ‘Aldo, Giovanni e Giacomo’, e Marco Buzzetti). “Ci vogliamo provare - racconta lo stesso Moreschi - L’obiettivo è arrivare in cima e poi scendere tutto in una giornata, cosa che fino ad ora nessuno ha mai fatto. Di solito, infatti, una volta in vetta ci si ferma e si ritorna magari il giorno dopo, noi invece cercheremo appunto di compiere il percorso in un giorno soltanto. Sappiamo che non sarà semplice, si tratta di 3 mila 700 metri circa di altezza con l’ultimo tratto che dovrà essere affrontato in mezzo alla lava solidficata, comunque da qualche tempo ci stiamo preparando proprio in maniera specifica a questo”. Il periodo scelto, quindi, è quello della prima settimana di settembre: “Ci fermeremo a Tenerife 5 giorni - continua il professore milanese - E dovremmo scalare il vulcano il terzo giorno, lasciandoci così qualche margine a disposizione in caso di maltempo. Abbiamo calcolato di impiegarci più o meno 8 ore per salire e 4 per scendere, per un totale di 12 ore per completare il tragitto. Inoltre, come nelle precedenti esperienze italiane avremo ai piedi le Vibram FiveFingers (le cosiddette scarpe a cinque dita, uno speciale modello progettato per i trailer minimalisti che massimizza la protezione senza aggiungere peso grazie alla tecnologia Vibram 3D Cocoon in rete di nylon) e ci supporterà nell’avventura pure Red Bull. Si tratta di un progetto, cominciato appunto due anni fa con i vulcani attivi d’Italia, e che fin da subito avevamo detto avremmo voluto estendere anche all’Europa. Perché il Teide? Ne avevamo in mente altri (non sono comunque tanti quelli ancora attivi), però per quanto concerne il viaggio e la permanenza sul posto avrebbero richiesto più tempo in ottica di giornate da trascorrere direttamente nel luogo; per questo si è optato per Tenerife, che in 5 giorni (tra il trasferimento in aereo, la sistemazione e la presenza in loco) ci permette di provare a portare a termine l’esperienza”.

BEN 3718 METRI DI ALTEZZA

Il Teide è un vulcano che si trova sull’isola di Tenerife, nell’arcipelago delle Canarie. Con i suoi 3718 metri sul livello del mare (e i circa 7 mila metri sopra la piattaforma oceanica) è la vetta più alta di Spagna. È il terzo vulcano del mondo per altitudine dalla sua base, nonché uno dei vulcani attivi più alti del Continente Africano. Nel 2016, è stato visitato da 4.079,823 visitatori e turisti che raggiungono un livello record. Il nome Teide deriva dalla parola Echeyde (inferno), infatti i Guanci (l’antica popolazione dell’isola) ubicavano in questo monte l’aldilà. Secondo la loro credenza qui viveva Guayota, il demonio del male. Secondo la leggenda, Guayota rapì il dio Magec (dio della luce e del sole), e lo portò con sé all’interno della montagna; i Guanci chiesero la clemenza di Achamán, il dio Supremo, che riuscì a sottrarre Magec a Guayota e coprire l’entrata del vulcano. Il diavolo era in questo modo contenuto all’interno del vulcano.

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