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Buscate

Filanda e Pratone: incuria

Sul gruppo faceboo 'Sei di Buscate se...', a più riprese, le denunce e le lamentele di molti cittadini sullo stato del Parco Patrone e di piazza della Filanda.

Negli ultimi anni, facebook è diventato uno strumento molto utile per segnalare o denunciare situazioni anomale e per dibattere sulle migliori soluzioni da adottare per risolverle: è questo il caso dello stato pietoso in cui versano piazza della Filanda e il Parco Pratone di Buscate. Nel gruppo ‘Sei di Buscate se...’ a più riprese, infatti, alcuni cittadini si sono lamentati della sporcizia e dell’incuria che regnano sovrane in queste due belle aree del paese. Riguardo piazza della Filanda il problema principale pare essere la spazzatura regolarmente abbandonata sui gradoni del piccolo anfiteatro antistante la biblioteca e davanti alla sede della Croce Azzurra, documentata anche in un post fotografico da Guglielmo Gaviani nel suo BuscateBlog: un argomento che ha diviso i pareri dei cittadini, tra chi invitava a raccogliere i rifiuti piuttosto che scattare le foto e chi invece sosteneva che debba essere la società che gestisce la cura e la pulizia del verde cittadino e del paese a doversene occupare. Su una cosa tutti erano d’accordo: sull’educare le nuove generazioni ad avere cura dei luoghi pubblici e sul diventare esempio come adulti rispettosi dell’ambiente. Stesso discorso per il Parco Pratone, abbandonato all’erba alta e con le panchine divelte. Pronta la risposta del sindaco Fabio Merlotti, attento a queste tematiche: “Purtroppo dappertutto impera un po’ di trascuratezza e maleducazione: lasciare i rifiuti in giro è una cosa pazzesca e, e vedo, comune a tutti i paesi del circondario. Abbiamo intenzione di estendere la videosorveglianza anche a piazza della Filanda. Nel frattempo, sia agendo tramite l’azienda che cura verde e igiene urbana, sia attraverso l’intervento di volontari, si cerca di tenere pulita la piazza, fermo restando che la cosa migliore è quella di educare le persone al rispetto dell’ambiente che ci circonda”.

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