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Sport

Il Milan rivede l'Europa

Grazie alla vittoria sul Bologna di domenica scorsa, i rossoneri, guidati da Vincenzo Montella, tornano a respirare l'aria europea. Si va ai preliminari di Europa League.

San Siro, domenica 21 maggio. Segnatevi la data, perche potrebbe coincidere con il rinfocolare del dna rossonero, da troppo tempo sopito. Nuove maglie, nuova-mente coppa e nuova mentalità sono i tre concetti che meglio descrivono il caldo pomeriggio meneghino, che ha fatto da sfondo al ritorno al calcio che conta, seppur dalla ‘porta secondaria’ dell'Europa League della squadra di Montella. Davanti ad un Bologna, che non aveva più niente da chiedere al campionato, il Milan cercava i 3 punti, fondamentali per la certezza dell'accesso all'Europa con una giornata d'anticipo sul calendario. Lo stadio, più caldo del previsto, ha spinto la squadra fin da subito, ma il primo tempo si è rivelato di qualità poco superiore ad un'amichevole di lusso: il milan ci prova, ma non punge, il bologna riparte in contropiede. Il numero di occasioni da rete si conta sulle dita di una mano. Sembra delinearsi un'altra scialba partita, se non fosse che la squadra dell'aeroplanino esce dagli spogliatoi con un piglio diverso e inizia a spingere sull'acceleratore, regalando ai presenti pregevoli giocate. Decisive le sostituzioni del mister, che inserisce Mati Fernandez e Keisuke Honda, rispettivamente per uno spento Bertolacci e un abulico Bacca, probabilmente alla sua ultima a S.Siro. Il Milan passa al 67' con Lapadula, ma la segnatura viene giustamente invalidata per fuorigioco, marcando sul tabellino il secondo goal annullato ai rossoneri, che già nella prima parte di gara avevano fatto centro in offside. Ma il goal è maturo e, infatti, dopo solo due minuti è Deulofeu, lo spagnolo arrivato per fare panchina, a regalare il vantaggio ai 41mila tifosi. Da qui il match si mette bene e va tutto in discesa, con il Milan che trova il raddoppio su calcio da fermo con Honda e poi, nei minuti di recupero, cala il tris con una zampata dell'ex Pescara, Lapadula. Il fischio finale coincide con la festa di S.Siro, forse, per i tifosi, tanto importante quanto quella juventina, perché dopo anni riporta il Milan a giocare il calcio, quello vero. Il fischio segna anche la prima vittoria italiana della nuova proprietà cinese, che, siamo sicuri, gioirà da Hong Kong, mentre progetta il futuro. Il diavolo vuole tornare grande e il futuro passa da due crocevia: un primo, superato in campo dalla squadra e un secondo, che si chiama calcio mercato. Fassone avvisato.

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