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Scuola, Magenta

Dal Sol Levante a Magenta

Un gruppo di insegnanti giapponesi in visita nei giorni scorsi alla scuola Primaria 'Santa Caterina da Siena'. Un momento di confronto con i colleghi e gli alunni.

"Welcome, benvenuti!” è stato il coro dei bambini della scuola Primaria ‘Santa Caterina da Siena’ che, bandierine italiane, giapponesi e inglesi in mano, hanno accolto gioiosi una delegazione di otto insegnanti provenienti da diversi atenei del Sol Levante, guidati da Adachi Rie della Aichi University di Toyohashi e accompagnati dalla professoressa Silvia Minardi. Gli alunni delle classi coinvolte (3C, 5A e 5D) hanno attivamente partecipato alla lezione interagendo con gli ospiti sorpresi delle competenze linguistiche raggiunte anche grazie alla metodologia CLIL, attuata nella scuola da alcuni anni e che permette l’apprendimento di alcuni contenuti disciplinari in lingua straniera. “L’apertura internazionale dei curricula è un obiettivo che stiamo perseguendo con impegno da tempo – ha aggiunto Davide Basano, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo ‘Carlo Fontana’ di Magenta - perché siamo convinti che per i nostri studenti sia un grande valore aggiunto poter includere nel proprio bagaglio formativo esperienze di questo tipo. Nel nostro Istituto Comprensivo la lingua inglese è introdotta dalla scuola dell’Infanzia. Sono certo che un giorno, quando saranno cittadini del mondo, ce ne saranno grati”. ‘Italy is the best!’ La delegazione entusiasta era già stata a Magenta due anni fa al Liceo Quasimodo ed è tornata per apprendere la metodologia CLIL nella scuola Primaria. Dal 2020, infatti, sarà obbligatorio l’insegnamento della lingua inglese nelle scuole elementari giapponesi. Il legame tra la città della storica Battaglia del 1859 e il Paese del Sol Levante dura da diversi anni grazie all’impegno della professoressa Minardi che anche lo scorso anno aveva tenuto in Giappone un corso di formazione. “Colgo l’occasione – ha concluso Basano – per ringraziare la professoressa Silvia Minardi, docente di inglese nella nostra città con alle spalle numerose esperienze internazionali sulle più avanzate metodologie per l’insegnamento delle lingue straniere”. “I bambini sono molto ricettivi e questo metodo permette un apprendimento duraturo dei contenuti – ha concluso la prof. Minardi – E la scuola Primaria italiana è inoltre ricca di insegnanti che sanno cogliere opportunità come questa”.

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