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Sport

"La domenica... a vedere la partita"

Lo scorso fine settimana siamo andati a seguire la partita di campionato Milan - Sampdoria. A San Siro, tra i tifosi e i diversi giornalisti. Racconti da stadio.

Ore 12.05 circa... siamo dentro. Sugli spalti quasi tutti i tifosi hanno già preso posto: i primi cori, qualche sfottò e le solite immancabili discussioni pre partita “Speriamo che faccia giocare questo o quel giocatore”; “Secondo me dovrebbe inserire lui in attacco”. “Il problema è la difesa”. “No, il centrocampo, manca un vero regista”. Ognuno dice la sua, perché si sà mai come quando di mezzo c’è il calcio diventiamo un po’ tutti allenatori (e fose è proprio questa una delle cose belle del mondo del pallone). Si va avanti, insomma, così per diversi minuti e molto probabilmente si sarebbe continuato anche oltre, ma ormai il fischio d’inizio è vicino. E, infatti, eccole le squadre. Eccoli i calciatori: uno ad uno scendono sul terreno di gioco, da una parte i padroni di casa del Milan in maglia rossonera, dall’altra la Sampdoria con la divisa bianca. Le strette di mano, i saluti, la concentrazione sui volti, le ultime indicazioni... poi, pronti via, si comincia. La sfida, a dire il vero, non regala grosse emozioni e dalle tribune, allora, si levano i primi borbottii: “Nooo!”. “Ma come si fa a sbagliare un passaggio simile?”. “Dai, mettila in fascia; non lo vedi che è là libero”. “Cambia! Cambia!”. Però insieme ci sono anche gli applausi e le urla di incitamento per un’azione che porta vicini al gol o per una parata salva risultato del proprio portiere. “E vai! Siii. Che intervento. Hai visto?”. “Forza ragazzi. Forza”. Il cronometro sul maxi schermo, intanto, scandisce i minuti che passano, il triplice fischio finale si avvicina e la partita sembra destinata a chiudersi sullo 0 - 0. Sembra, perchè quando ormai tutti (o quasi) erano rassegnati al pari, ecco l’azione che cambia completamente gli scenari. Fallo in area e l’arbitro che indica il dischetto del calcio di rigore a favore della Sampdoria. La tensione sale, una parte di tifosi di fede rossonera si volta di spalle (non vogliono guardare), un’altra ha le dita incrociate (“Speriamo lo sbaglino...”), ma alla fine è 1 - 0 per gli ospiti. La sfida si conclude e allora si torna a casa con gli animi contrapposti. Delusione e amarezza tra i milanisti, gioia ed euforia, invece, per i doriani. Mentre la testa, nel frattempo, per entrambi è già al prossimo turno di campionato. (FOTO ELIUZ PHOTOGRAPHY)

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