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Castano Primo

Via Ariosto... dimenticata

La strada al di là del sottopasso di via Oleggio è chiusa ormai da diversto tempo. E ad oggi, la riapertura è ancora un punto di domanda. Perché è ancora bloccata?

La classica rete rossa con il cartello che indica i lavori e i vari divieti e pericoli; al di là, poi, una serie di scritte sui muri e l’erba che giorno dopo giorno cresce sul ciglio della strada, più alcuni sacchetti e rifiuti abbandonati e il manto stradale sconnesso in vari punti. Davanti e dietro, alla fine, gli scenari cambiano. Altroché se cambiano. Davanti, c’è uno stabile (quello della stazione), completamente rimesso a nuovo per l’ormai tanto discusso, dibattuto e noto raddoppio ferroviario, dietro, invece, ecco il degrado. Benvenuti, insomma, in via Ariosto (non una zona periferica di Castano; certo anche fosse stata un’area isolata non sarebbe stato ugualmente giustificato), per intenderci la strada che costeggia appunto le rotaie e che si trova oltre il sottopasso di via Oleggio. Chiusa, precisamente dall’incrocio con la via Boccaccio e fino all’uscita appunto in via Oleggio. Chiusa… “Da tempo immemore. No, non stiamo esagerando – dicono alcuni castanesi che vivono lì attorno” (da quando sono cominciati i lavori di sistemazione della stessa stazione) e, ad oggi, senza ancora una vera e propria prospettiva di quando verrà riaperta. “Si sono dimenticati che c’è? – aggiunge una signora”. “Come si può lasciarla così. Guardate è praticamente abbandonata e, intanto, il degrado avanza”. Già, il degrado: basta un giro (pure veloce) per rendersi subito conto della situazione, con la domanda che ormai da tempo puntuale in molti (semplici cittadini e gruppi consiliari, come è il caso di Castanesi Indipendenti, una delle quattro realtà sui banchi dell’opposizione in consiglio comunale, che più volte ha sollevato e posto l’attenzione sul problema) si fanno e continuano a farsi: “Ma quando potremmo allora tornare a percorrerla? Per davvero, però, non soltanto a parole!”. “Il nodo della questione è il rifacimento della fognatura – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Costantino Canziani – Voglio innanzitutto precisare che la nostra attenzione è massima. La riapertura di quella strada è un obiettivo che stiamo cercando di perseguire fin dal primo momento che sono terminati i cantieri per il raddoppio”. Tre in questo momento gli attori coinvolti nella vicenda: il Comune, FerrovieNord e Cap Holding. “Nello specifico FNM aveva il compito di asfaltare la via – afferma Canziani – Ma siccome anche le fognature erano da rifare, si è pensato di trovare un accordo tra le stesse Ferrovie e Cap Holding affinché non si facesse un intervento per poi trovarci a dover bloccare e toglire nuovamente l’asfalto per compiere il secondo. Nei piani di sviluppo di Cap Holding, però, la rete fognaria in questione non era prevista, così FNM si è proposto di svolgere lui i lavori ed ha presentato a tale riguardo un progetto in merito. Quest’ultimo, purtroppo, è stato ritenuto troppo oneroso da Cap e purtroppo tutto si è fermato. Adesso chiederemo l’ennesimo incontro con Regione Lombardia e FerrovieNord (già ne sono stati fatti altri) per tornare a ribadire che vengano portati a termine quei lavori che erano in programma all’interno appunto del raddoppio e che non sono stati ancora realizzati. Faremo sentire la nostra voce perché ciò avvenga. E se la via Ariosto non rientrerà in questo elenco, allora procederemo con le asfaltature nei punti maggiormente sconnessi così che possa essere finalmente aperta”.

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