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Magnago

'Botta e risposta' sulla piazza

La piazza San Michele sempre più al centro di discussioni e dibattiti. Un volantino dei consiglieri di opposizione e la risposta dell'Amministrazione comunale.

Piazza San Michele: tutt’altro che un argomento chiuso, anzi la querelle va avanti e, con ogni probabilità, sarà destinata a proseguire ancora per diverso tempo. Eh già, perché mentre da una parte sono cominciati gli ennesimi lavori di sistemazione e interventi vari, dall’altra ecco il ‘botta e risposta’ continuo e a suon di volantini.

"ASFALTATURA DELLA PIAZZA: UNO SCEMPIO" (CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE)

Lo scorso anno l’impresa che ha realizzato la piazza è stata condannata a pagare 60 mila euro per aver effettuato i lavori in maniera non corretta. L’Amministrazione ha deciso di buttare quei soldi per asfaltare una parte della piazza San Michele. Venuti a conoscenza della questione, osserviamo che: il costo totale sarà di circa 140 mila euro, dei quali 80 mila presi dalle tasche dei nostri cittadini. Il valore è sproporzionato rispetto ai prezzi di mercato. I lavori previsti altererebbero in modo radicale e permanente l’aspetto estetico e funzionale dell’area, inserendo un mix di materiali e finiture, dismogenee e non qualificanti. Le problematiche di manutenzione dell’area, nel suo stato di fatto, per quanto oneroso, potrebbero essere risolte con interventi meno invasivi e mantenendo la pavimentazione in porfido, intervenendo in modo sistematico e puntuale con le più aggiornate tecniche di posa e sigillatura dei cubetti. Ancora, vanno utilizzate al meglio le risorsce economiche riconosciute dal Tribunale, al termine della causa inetentata contro l’impresa di costruzion, per la cattiva e difettosa realizzazione dell’opera. Tali somme, circa 60 mila euro, sarebbero sufficienti per alcune azioni di ripristino, in linea con il progetto originario e manterrebbero il porfido nelle condizioni ottimali per oltre un decennio. Si fa notare, inoltre, l’assoluta mancanza di manutenzione ordinaria del centro storico, sia a Magnago che a Bienate, lasciando piantumazioni, aiuole, panchine, ecc... in uno stato di totale degrado e abbandono, con piante e fiori secchi, panchine rotte e sporche, pali divelti. Nonostante ciò, si utilizzano 140 mila euro per fare un’opera inutile e oscena nel storico? Invitiamo l’Amministrazione comunale ad un confronto aperto e costruttivo, per poter giungere al miglior risultato possibile, nel rispetto di tutti i cittadini. Le opposizioni congiunte esprimono la loro contrarietà alla tipologia di intervento ipotizzata e chiedono di aprrire un tavolo di confronto. Si chiede, infine, alla cittadinanza di prendere visione del progetto e di esprimere il proprio parere, così che un tale scempio non passi tra l’indifferenza generale.

"STIAMO RIMEDIANDO ALLO SCEMPIO DELL'AMMINISTRAZIONE BINAGHI" (L'AMMINISTRAZIONE)

In questi giorni sono cominciati i lavori di sistemazione della via San Geatano, dopo anni di continue manutenzioni che hanno creato solo disagi, pericoli e costi a tutta la cittadinanza, senza peraltro riuscire a garantire una strada decente. Oggi si procede ad un intervento necessario da anni che non abbiamo effettuato prima solo perché era in corso una causa che si è conclusa a dicembre del 2015. Poiché, da qualche settimana, circola in paese un vulcanico volantino, nel quale vengono avanzate critiche circa l’opportunità di questi interventi, ma soprattutto vengono fornite cifre relative ai lavori totalmente inesatte, cerchiamo di fare chiarezza. Si dice, infatti, che il costo attuale sarà di circa 140 mila euro, dei quali 80 mila presi dalle tasche dei nostri cittadini. Falso: il progetto ha un importo a base gara di 116.901,20 euro (Iva compresa) ed è stato aggiudicato a 81.303,96 euro con uno sconto del 31,3%. A queste cifre vanno aggiunti 9168,78 euro per progettazione e sicurezza, per un totale di 90.472,74 euro. Ancora, si continua ribadendo che l’impresa che aveva realizzato la piazza è stata condannata a pagare 60 mila euro per aver effettuato i lavori in maniera non corretta. Vero, ma l’importo netto rimborsato al Comune è di 45.763,33 euro a cui si devono aggiungere 16.781,24 euro (Iva compresa; totale pari a 62.544,57 euro). Quindi i costi sostenuti dalla collettività sono pari a 27.928,17 euro e non 80 mila. Infine, si fa notare l’assoluta mancanza di manutenzione ordinaria del centro storico: falso di nuovo. Non ci risultano panchine rotte; una pianta morta nella fioriera era malata e verrà sostituita e i 3 tigli sono stati abbattuti, non per un capriccio dell’Amministrazione comunale, bensì in seguito ad una verifica di stabilità eseguita da un agronomo che le ha dichiarate malate. Anche queste piante saranno rimpiazzate.

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