Castano Primo
Consiglio comunale. Stavolta abbiamo voluto immaginare di essere cittadini castanesi tra il pubblico. Si torna a casa senza risposte né dalla maggioranza nè dalle opposizioni.
Punti su punti all’ordine del giorno. Tanti, troppi forse, se tra questi ci sono la delicata questione della scuola Materna statale (che ormai da settimane sta tenendo banco in città) e anche quella dei profughi (altro argomento ‘caldo’ nell’ultimo periodo), oltre all’approvazione del piano finanziario per la componente relativa ai rifiuti urbani (Tari) dell’imposta unica comunale anno 2016 (tematiche che approfondiremo nei prossimi giorni con articoli dedicati). O forse no, se soltanto per ogni tematica non ci si dilungasse per mezz'ore, tre quarti d’ora e pure un’ora e più. Va bene l’approfondimento, il confronto e la discussione, per meglio capire e per fare tutte le domande e richieste necessarie, ma quando da una parte e dall’altra (maggioranza e opposizioni, nessuno escluso) la si butta, come capita spesso, “in caciara” (un termine magari un po’ esagerato, è vero!), allora non va bene per nulla o quasi. Perché stavolta abbiamo deciso di guardare il Consiglio comunale mettendo in primo piano coloro che stanno seduti tra il pubblico, i cittadini, i castanesi, ognuno certo con le proprie idee e simpatie politiche, tutti però solo e soltanto delle semplici e normali persone alla ricerca di informazioni e notizie sul presente e sul futuro del paese. Pronti via allora alle 21; si comincia con la richiesta (accettata da tutti) di spostare il punto dedicato proprio alla scuola dell’Infanzia statale appena dopo l’approvazione dei verbali della seduta precedente. Subito la discussione (in fondo era prevedibile) si accende; le domande si susseguono, le richieste di chiarimento anche; il sindaco spiega i vari passaggi compiuti, le opposizioni (Lega Nord e Castano al Centro, perché Forza Italia esce dall’aula) ribattono e il dibattito, col passare dei minuti, si fa sempre più vivo. Ma delle risposte che, molto probabilmente, i cittadini si attendono da maggioranza e opposizioni (“Si farà oppure no?”; “Chi è favorevole e chi, invece, contrario? E Perché?”; “I pro e i contro, quali sono?” e “A che punto è la situazione?”), alla fine neanche l’ombra o solo marginalmente. Quindi si va avanti e tocca al servizio tesoreria e a seguire l’approvazione del piano finanziario per la componente relativa ai rifiuti urbani (Tari) dell’imposta unica comunale anno 2016. Si snocciolano dati e numeri, prima di lasciare spazio ad altri interventi e ovviamente alla discussione che puntuale si anima. Il ‘botta e risposta’, insomma, prosegue, allo stesso modo di quando è il momento di soffermarsi sulle interrogazioni e interpellanze presentate dai gruppi sui banchi della minoranza di Castano al Centro e della Lega Nord che hanno quali argomento il comitato di redazione del periodico comunale (regolamenti, richieste di chiarimenti, spiegazioni, ecc…), la concessione della tensostruttura in occasione della chiusura del Ramadan 2016 e, infine, la delicata questione dell’accoglienza profughi o meno. Il tema è ‘caldo’, ognuno ‘dice la sua’, prima i vari passi fatti in questi mesi dall’Amministrazione, successivamente le richieste di chiarimenti delle opposizioni; tante parole, solo e soltanto parole, però, da una parte e dall’altra (da chi oggi governa e da chi è in minoranza; eppure nessuno sembra davvero mettere sul piatto finalmente la concretezza)… E alla fine, allora, anche questa seduta si chiude. Si torna a casa, dunque, con l’ennesimo Consiglio comunale che si protrae per ore ed ore e, in parallelo, purtroppo con la certezza (almeno per me) di rientrare nelle proprie abitazioni con gli stessi identici dubbi, le medesime domande e la confusione in testa di quando siamo arrivati. O forse anche di più!