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Sport, Storie, Busto Arsizio

Campione oltre la disabilità

La storia di Riccardo Maino, affetto dalla sindrome di down: si è laureato campione italiano Fisdir di ginnastica artistica. La forza di volontà che è più forte di tutto.

La forza di volontà e la grinta che sono più forti di tutto e di tutti. Perché non esistono barriere al mondo che non si possono superare. Basta crederci! Basta volerlo! E Ricky, alla fine, non solo ci ha creduto e l’ha voluto fortemente, ma ha saputo trasformare quel sogno e quel traguardo in realtà. Quando campione si diventa con il cuore, la passione e l’impegno. Quando campione vuol dire lottare e provarci sempre e comunque, anche se di fronte ti sembra di avere ostacoli insormontabili e difficili da superare; anche se quell’ostacolo si chiama sindrome di down. Allora eccolo là, sul gradino più alto del podio: gli occhi che trasmettono emozioni e gioia, sul volto un pizzico di commozione (come in fondo è normale dopo un simile risultato) e al collo la medaglia d’oro. Riccardo Maino ce l’ha fatta: primo al campionato italiano di ginnastica artistica Fisdir. “Una gioia immensa ed una grande soddisfazione – racconta mamma Marinella – Vederlo prima in gara, nelle varie specialità, e poi sul podio e leggere sulla sua faccia tutta la felicità sono qualcosa che difficilmente si possono descrivere a parole. Sono la mamma e potrei sembrare di parte, però lo voglio dire: Ricky è davvero un grande”. Già, un grande. Anzi, un grandissimo, perché fin da piccolo si capiva che il 17enne di Busto Arsizio aveva la stoffa del numero uno. “Nonostante la sindrome di down, infatti, ha sempre lottato come un leone per ottenere traguardo che all’apparenza magari possono apparire complicati e quasi impossibili – continua – Mi ricordo all’età di 7/8 anni, stava guardando in televisione Yuri Chechi impegnato in un esercizio agli anelli quando mi ha detto “Mamma anche io lo so fare”. Da quel momento, allora, è cominciata la sua avventura nel mondo della ginnastica artistica. Ha partecipato a diverse competizioni, i successi sono stati tanti e più passava il tempo più allenarsi in palestra e gareggiare sono diventate le sue passioni principali. Va a scuola (frequenta il liceo artistico) e appena torna a casa corre subito a prepararsi, perché lo aspettano alla Pro Patria Bustese, la società dove è iscritto. Oggi, infine, l’ennesimo traguardo speciale ed unico: quella medaglia d’oro ai campionati nazionali Fisdir, pronti a vivere tra poche settimane un altro sogno, i Trisome Games, le olimpiadi per atleti appunto con sindrome di down che andranno in scena dal 15 al 22 luglio a Firenze”.

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