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Politica, Mesero

Mesero diventa Città

“Da piccolo borgo di provincia a centro religioso internazionale riconosciuto in tutto il mondo per il culto di Santa Gianna Beretta Molla … ma non solo …”

A sorpresa, durante il consiglio comunale dello scorso giovedì 5 maggio 2016, è stata data la notizia che l’ormai “ex-comune” di Mesero ha ottenuto il riconoscimento dello status di “Città”.
Il decreto, a firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato ritirato nelle scorse settimane in prefettura ma si è aspettato questo consiglio comunale per darne comunicazione ufficiale a tutta la cittadinanza.
La proposta, nata dall’Assessore Federico Scarioni e sottoposta al consiglio comunale del 22 giugno 2015 ha previsto un iter che ha coinvolto dapprima il prefetto di Milano, poi il Ministero degli Interni ed infine la più alta carica dello stato, il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, che ne ha sancito l’ufficialità.
Un tempo da record insomma, poco meno di un anno, per dare veste ufficiale a quella che in tanti consideravano un’utopia.
“Siamo orgogliosi di avere ottenuto questo riconoscimento – commenta il primo cittadino Filippo Fusè – e ringrazio a nome di tutti i Meseresi il Presidente Sergio Mattarella per averci concesso questa importante onorificenza, da oggi possiamo chiamare il nostro paese ”.
Nella comunicazione ufficiale viene riepilogata la storia di Mesero ed argomentate le motivazioni dell’assegnazione di questo importante riconoscimento. Da centro di culto già in epoca romana, oggi Mesero ha assunto un ruolo importante perché è diventato il centro religioso internazionale per i fedeli provenienti da tutto il mondo, attratti dal culto di Santa Gianna Beretta Molla, che qui riposa dal 1962 (diventata Santa nel 2004), e dalla visita al Santuario Diocesano della Famiglia “Santa Gianna Beretta Molla”, il primo e più grande Santuario al mondo dedicato alla Famiglia inaugurato nel 2007.
“È dal 1994, data di beatificazione di Santa Gianna Beretta Molla, – commenta l’Assessore Scarioni - che Mesero è meta dei pellegrini fedeli provenienti da tutto il mondo, che vengono qui a visitare la sua tomba, dove la Santa riposa a fianco del marito Pietro Molla dal 1962. Ho scoperto dai Meseresi più anziani che in realtà già dalla sua morte, quando quindi l’idea della beatificazione non c’era ancora, che la figura della Santa era venerata dai tanti Meseresi che qui ha curato come dottoressa. Ma è dal 2004, anno della sua canonizzazione, che c’è stata una vera e propria impennata di visite dei fedeli. Il nostro paese ha quindi investito risorse ed energie in questo senso, per prepararsi ad accogliere quelli che oggi sono migliaia di pellegrini provenienti da tutto il mondo, Europa e non solo. A Mesero la curia ha anche investito enormi energie e risorse, istituendo il primo e più grande Santuario al mondo dedicato alla Famiglia. Ricordo che tante madri meseresi hanno fatto fondere i propri ori, i propri ricordi, per contribuire alla sua costituzione, questo riconoscimento è anche un regalo al loro sacrificio.
Sono contento che il Presidente Mattarella abbia accolto la nostra richiesta comprendendo l’importanza che oggi Mesero riveste agli occhi dell’Italia e del mondo intero.”.
Nella lettera redatta dal Ministero degli Interni sono elencate una serie di caratteristiche che hanno permesso a Mesero di ottenere il riconoscimento di città: la presenza per quasi 400 anni dei Certosini, il pregio del Santuario della Madonna Addolorata e di San Bernardo e della Villa Colombo, ma anche una Mesero come città natale di Carlo Noè e Padre Girolamo Caluschi, il primo eroe e medaglia d’oro della seconda guerra ammirato dal nemico, il secondo cappuccino fondatore dei conventi di Lione ed Avignone.
“Un riconoscimento importante – continua il Sindaco Fusè – che voglio condividere con tutti i cittadini di Mesero, di ieri, di oggi e di domani, e con i primi cittadini che mi hanno preceduto e che seguiranno. Questa è un’eredità che lasciamo a chi viene dopo di noi. Il nostro è un paese meraviglioso, a misura d’uomo, e spero che chi verrà in un futuro sappia prendersene cura”.
La richiesta di riconoscimento, sottoposta al consiglio comunale l’anno scorso, aveva suscitato qualche perplessità nelle fila della minoranza e qualche nota di ironia tra la cittadinanza. Oggi che è arrivato questo riconoscimento l’Amministrazione Comunale guidata da Fusè può festeggiare un grande traguardo.
“Quanto ho sottoposto questa idea – continua l’Assessore Scarioni – alcuni concittadini mi hanno preso in giro e ci sono rimasto male, ma io ho sempre risposto col sorriso preferendo evitare le polemiche. Quando il Sindaco mi ha chiamato dicendomi che la Prefettura ci aveva comunicato l’assegnazione di questa onorificenza mi sono commosso. Ho sempre creduto nella forza di questo paese e nelle sue persone. A miei cittadini dico una frase che mi sta molto a cuore . Questo era un piccolo sogno, che si è trasformato in realtà”.
A livello formale non cambierà nulla, perché lo status di città è solo un riconoscimento, ma di un livello decisamente alto che porta Mesero ad essere associata ad altri comuni importanti, diventati città, come ad esempio quello di Assisi.
Il fatto che Mesero abbia poco più che 4.000 abitanti, è simbolico delle reali e significative motivazioni che hanno portato le più alte cariche dello stato ad esprimersi favorevolmente e in così poco tempo.
“Mesero acquista oggi una centralità strategica rispetto al territorio della Città Metropolitana di Milano – continua Scarioni – e da ora in avanti lavoreremo per posizionarlo sempre più al centro degli itinerari religiosi del nostro territorio.
Ma al di là del futuro, brindiamo ad oggi come ad un giorno speciale che rimarrà nella nostra storia.”

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