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Robecchetto

Spari contro un'abitazione

L'episodio è successo stanotte in via Magenta a Malvaglio. Otto colpi sono partiti all'indirizzo di una casa privata. "E' stata una frazione di secondo - dice il proprietario".

Il rumore dei colpi che rompe il silenzio di una normale e tranquilla notte di fine aprile. Un’auto che sgomma via e subito dopo i mezzi delle Forze dell’ordine che arrivano sul posto. Otto spari, uno dopo l’altro, contro un’abitazione privata. Non c’è un perché, niente insomma che possa spiegare quanto accaduto, ma tutto resta un grosso punto di domanda. Mistero più assoluto, molto probabilmente uno scambio di persona e di casa (sembrerebbe questa l’ipotesi più plausibile), insieme agli attimi di agitazione che si sono vissuti solo poche ore fa in via Magenta a Malvaglio. Erano le 2.30 circa, infatti, quando otto colpi appunto sono stati sparati all’indirizzo di un’abitazione privata. Otto spari, come detto, che uno dopo l’altro hanno raggiunto rispettivamente 3 la camera da letto, 3 il soggiorno e 2 che invece si sono conficcati nel muro esterno. “E’ stata una frazione di secondo – racconta il giorno dopo il proprietario, di professione geometra – Stavamo dormendo (io e la mia famiglia al piano terra, dove viviamo; i miei genitori, marito e moglie pensionati, nella loro casa al primo piano) quando siamo stati svegliati dai colpi. Tre proiettili sono entrati proprio nella stanza dei miei genitori, altri tre sono finiti in salotto e due si sono fermati sulla facciata dell’abitazione (nel muro tra i due locali). Non c’è stato il tempo quasi di rendersi conto di ciò che stava succedendo: abbiamo solamente sentito un’auto che se ne andava”. Il resto, sono stati l’immediato arrivo sul posto dei Carabinieri e i rilievi che gli stessi inquirenti hanno subito svolto, per avere un quadro preciso e dettagliato della situazione e cercare di dare delle risposte a quanto avvenuto. “Non sappiamo davvero cosa pensare – conclude l’uomo – E’ strano tutto quello che ci è capitato. Molto probabilmente si è trattato di uno scambio di persone. Non abbiamo mai ricevuto una minaccia, niente di niente; siamo gente normale”.

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