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Castano Primo

Raggirano anziana di 50 mila euro: presi

Si tratta di due nomadi italiani. Sono stati intercettati dai Carabinieri della Compagnia di Busto e fermati. Avrebbero messo a segno un centinaio di colpi in pochi mesi.

Il modus operandi era sempre (o quasi) lo stesso: dopo aver suonato alla porta del pensionato o dell’anziana donna ed essere riusciti a farsi aprire con la scusa del finto controllo in casa, al contatore o alle utenze (non esitando, qualora si rendessero conto che la vittima si stava accorgendo di qualcosa, a spintonarla), eccoli entrare in azione per poi allontanarsi con i soldi in contanti, i gioielli e gli oggetti di valore. L’uno travestito da agente della polizia locale (o mostrando falsi distintivi), l’altro da tecnico comunale, i due alla fine in diversi mesi sarebbero riusciti a mettere a segno ben un centinaio di colpi (uno proprio nella nostra zona e davvero ingente: 50 mila euro portati via ad una pensionata di Castano Primo) e tanti ancora, molto probabilmente, ne avrebbero compiuti. E invece no! Perché, stavolta a finire in trappola sono stati proprio loro, bloccati dai Carabinieri del Comando Compagnia di Busto Arsizio dopo un lungo inseguimento. Gli uomini dell’Arma, infatti, erano impegnati in un servizio di pattugliamento sul territorio quando a Cairate hanno avvistato una Seat Leon sospetta. Il tempo, allora, di una verifica e subito è stato chiaro che quell’auto era la stessa che da tempo ormai era nei database delle forze di Polizia in quanto veicolo in mano ad una coppia di truffatori ricercati. Non c’era, insomma, tempo da perdere; bisognava intervenire e in fretta: così se da una parte gli stessi militari hanno intimato l’alt al mezzo, dall’altra i due balordi, vistisi scoperti, si sono dati immediatamente alla fuga. Via a tutta velocità lungo le strade della vicina provincia di Varese, l’auto dei malviventi davanti, gli uomini della Compagnia di Busto dietro, quindi il tentativo dei banditi di buttare fuori strada i Carabinieri (per fortuna senza successo), fino a che i presunti truffatori sono stati fermati. Si tratta di due nomadi italiani di 27 e 25 anni, residenti in un campo nomadi della provincia di Vercelli, trovati in possesso (i militari li hanno recuperati appunto a bordo del mezzo) di alcuni arnesi da scasso e di una sirena identica a quella delle Forze dell’ordine, che gli stessi oltre ad averla attivata durante l’inseguimento, presumibilmente utilizzavano nel corso delle varie truffe. Ma non è finita qui, perché proprio là dove abitavano, è stato rinvenuto altro materiale (un flessibile, quattro radio trasmittenti, due scanner portatili – per intercettare le comunicazioni delle vere forze dei polizia – dei distintivi e i travestimenti da poliziotto locale e operatore del Comune).

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