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Salute, Magenta

'Make up terapeutico': più belle

All’Ospedale di Magenta il progetto 'Make up terapeutico... per sentirsi belle'. Un'occasione per tutte quelle donne che si trovano a confrontarsi con la malattia.

Le donne che si sottopongono a terapie oncologiche hanno un alleato in più, all’Ospedale magentino. Un progetto che intende rafforzare la loro autostima e la percezione del proprio corpo. ASST Ovest Milanese e la sezione di Magenta dell’associazione “Salute donna onlus” hanno organizzato 4 mattinate in cui le donne malate possono sottoporsi a un make up personalizzato. Il 2 marzo, il 4 aprile, il 4 maggio e il 6 giugno, dalle 9 alle 12, le estetiste Silvia Izzo e Olga Garcia metteranno a disposizione cosmetici biocertificati e la propria capacità per restituire fiducia nel proprio fisico alle donne che stanno combattendo il cancro.
La Direzione dell’Ospedale ha individuato uno spazio adiacente al reparto di Oncologia, attrezzandolo con tavolini, sedie e specchi da tavolo.
“Salute donna onlus” sarà presente alle sedute con le volontarie Silvia Fusé, Cristina Chiodini e Pinuccia Pisoni. “Le terapie, si sa, tendono a fare piazza pulita della femminilità, soprattutto durante le cure chemioterapiche - affermano -. Caduta dei capelli, di ciglia e sopracciglia, oltre al colorito spento, generano poca voglia di guardarsi allo specchio. L’obiettivo è aiutare le pazienti a ritrovare una bellezza che pensavano perduta. Alle partecipanti viene chiesto, durante il proprio momento di trucco personalizzato, di focalizzarsi su quanto vorrebbero valorizzare del proprio aspetto”.
Spiega Rita Vetere, consigliere del Direttivo nazionale: “Questo progetto vuol essere una nuova tappa di un percorso che Salute Donna onlus ha avviato da oltre 20 anni in tutta Italia: "l'umanizzazione" delle cure a beneficio del paziente”.
La dottoressa Silvia Negretti, oncologa magentina, sottolinea anche un altro aspetto importante: “Alle sedute di make-up è presente la psico-oncologa, la dottoressa Chiara Punzi, perché è importante che questo intervento sull'aspetto esteriore sia parte di un percorso più articolato e complesso di sostegno alle pazienti oncologiche nel vivere la malattia e il tempo della chemioterapia”.

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