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Salute, Attualità

Riforma sanitaria e nuovi direttori

Siamo ad una vera e propria svolta per il Sistema Sanitario regionale. Nei prossimi giorni entrerà pienamente a regime la Riforma ed ecco i nuovi direttori generali.

Siamo ad una vera e propria svolta per il Sistema Sanitario regionale. Nei prossimi giorni entrerà pienamente a regime la Riforma fortemente voluta dal Presidente Roberto Maroni e a cui ha molto lavorato e collaborato l’allora vicepresidente Mario Mantovani. “Tra le altre novità più di rilievo, cambieranno i finanziamenti per le infrastrutture ospedaliere e sanitarie private - spiega il Presidente Roberto Maroni - inoltre, le nomine dei manager sanitari verranno effettuate da una commissione ad hoc, che ‘pescherà’ da una specie di ‘short list’ dei candidati sulla base dei curriculum”. Sarà comunque possibile ‘ripescare’ candidati non presenti nella lista, anche in considerazione del fatto che oltre la metà non ha superato i test psicoattitudinali. Nasce anche un’agenzia di controllo, richiesta dal Movimento 5 Stelle. Infine, ed il polo pediatrico: è stata sancita la fusione di Buzzi, Sacco, Fatebenefratelli e Melloni, come da accordi nel centrodestra, inizialmente diviso sulla questione. Le nuove agenzie che sostituiscono (e dimezzano) le Asl sono le seguenti: Insubria (Varese e Como), Brianza (Monza e Lecco), Bergamo, Brescia, Pavia, Val Padana (Cremona e Mantova), Città Metropolitana (Milano e Lodi) e Montagna (Sondrio e Valcamonica). Le vecchie aziende ospedaliere (cioè gli ospedali) diventano Asst, con competenze anche sociosanitarie di cure territoriali, tanto che ognuna di loro sarà operativamente divisa in due strutture con bilanci separati anche se con direttore generale unico. Le Asst saranno 27. Rispetto a quanto era stato approvato in commissione, se ne aggiungono cinque: l’Asst di Crema, il Papa Giovanni di Bergamo, gli Spedali Civili di Brescia e Niguarda e Gaetano Pini a Milano. Polemiche su un emendamento “dell’ultimo minuto” che accorpa l’ospedale di Tradate all’Asst di Varese anziché a quella della Valle Olona. Come detto, moltissimi gli esclusi eccellenti dall’esito dei test proposti dalla Regione, che porteranno (oltre che a ricorsi) ad una vera e propria rivoluzione dell’assetto sanitario regionale. Molto cambierà anche da noi: il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Legnano Carla Dotti, per normative di legge, dovrà lasciare il 31 dicembre per andare in pensione. Molte, moltissime, le eccellenze ed i risultati raggiunti, soprattutto presso la nuova struttura legnanese. Rimangono alcune osservazioni, invece, per la modifica di alcuni reparti e servizi a Magenta e Cuggiono. E per il futuro? Voci parlano di un nome vicino alla Lega Nord...

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