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Cultura, Eventi, Storie, Cuggiono

L'autobotte spegne 100 candeline

(VIDEO) Ci sono momenti in cui la 'Storia' torna protagonista. Ci sono momenti che di fronte ad alcune folli idee si può riscoprire il senso di una comunità. E la storia, per un momento, si è fermata: chi, cento anni fa, sull'inizio della prima Guerra Mondiale avrebbe mai immaginato che ad un secolo di distanza, quel camion poi autobotte, avrebbe celebrato il proprio compleanno in modo così originale? Forse nessuno pensando alle devastazioni, alla povertà e alla mancanza di prospettiva dell'epoca. E invece... con le sapienti e continue 'cure' di Angelo Cattaneo, l'interessamento e l'attenzione posta da Gabriele Calcaterra e da tutto il Museo Storico Civico cuggionese, l'autobotte del '15-'18 continua ad essere vanto per tutta la comunità di Cuggiono.
Lo scorso lunedì 20 luglio, come da tradizione, durante l'appuntamento per la benedizione degli automezzi della Madonna del Carmine, anche lo storico mezzo si è presentato in piazza mercato. Al termine del passaggio delle automobile, per celebrare i 100 anni di storia, sono state posizionate ed accese 100 candeline che l'autobotte con il suo getto d'acqua ha rigorosamente spento accompagnata dalle musiche di 'Tanti auguri a te' suonate dal Corpo Musicale Santa Cecilia e dall'applauso di numerosi cittadini.

(un particolare ringraziamento a Luca Paganini e Gabriele Calcaterra)

LA STORICA AUTOBOTTE DELLA CAMPAGNA '15 - '18

E’ l’unico esemplare ancora ‘operativo’ e gran parte del merito lo si deve al suo ‘custode’, il cuggionese Angelo Cattaneo. Il Museo Storico Civico di Cuggiono ospita infatti l’antico camion militare Fiato 18 BL molto gelosamente. “Durante la prima Guerra Mondiale era impiegato sulla linea del Piave per i trasporti - ci racconta Angelo Cattaneo che dal 1973 lo conserva e mantiene operativo facendo anche rifare pezzi meccanici - ma quella non fu l’unica guerra che ‘visse’. Nel secondo conflitto mondiale era già adibito alla sezione dei Vigili del Fuoco di Magenta e poi di Cuggiono, ma durante i bombardamenti si andava di corsa a Milano a spegnere gli incendi. La botte, usata anche per bagnare le strade allora sterrate, contiene ben 4500 litri d’acqua”. Un gioiello, che tanti invidiano, che custodisce ricordi da non dimenticare.

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