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Salute, Sociale, Arconate

Una casa per la disabilità

Inaugurata in via Silvio Pellico la Residenza Sanitaria per disabili della Fondazione Mantovani Onlus. La Casa Famiglia 'Progetto Diamante': un punto di riferimento.

“Integrazione sociale, qualità della vita, salvaguardia della famiglia”. Sono questi i pilastri portanti su cui poggia il ‘Progetto Diamante’, ossia, la Residenza Sanitaria per Disabili della Fondazione Mantovani Onlus inaugurata ad Arconate alla presenza di importanti autorità quali il Cardinale Monsignor Giuseppe Versaldi, prefetto della Congregazione dell’Educazione Cattolica Città del Vaticano, con il vicepresidente di Regione Lombardia e assessore alla Salute Mario Mantovani fondatore di questa realtà divenuta, ormai, punto di riferimento nella cura e nell’assistenza ai soggetti più fragili in tutto il territorio del Nord Ovest Milano e della Brianza. L’innovativo progetto avviato nel 2011 e ormai funzionante a pieno regime, ha portato alla realizzazione di una soluzione residenziale protetta in grado di offrire un ambiente di vita rispondente alle differenti esigenze delle persone ospitate: genitori anziani con figli con disabilità. “Dunque – spiega il presidente della Fondazione Mantovani Onlus, Monsignor Sergio Salvini – un luogo di vita in cui acquisire nuove autonomie, ma soprattutto all’interno del quale vengono messi in atto i principi che animano da sempre il nostro impegno quotidiano: il valore della vita, il calore della famiglia, la forza della solidarietà”. Più nel dettaglio, la nuova RSD (Residenza Sanitaria per Disabili) che sorge in via Silvio Pellico ha una capienza di 20 posti letto ed è provvista anche di 6 minialloggi semi indipendenti. “Questa struttura – aggiunge il direttore della Fondazione Mantovani, Michele Franceschina - è in grado di coniugare le diverse finalità. Offre, infatti, un soluzione alternativa a quelle persone diversamente abili che non possono, per vari motivi, trovare assistenza nell’ambito delle rispettive famiglie, ma al contempo evitando il distacco, spesso drammatico, dai genitori anziani che potranno rimanere così vicini al proprio figlio, mantenendo una reciproca autonomia ed acquisendo un adeguato supporto assistenziale”. “Inoltre – conclude Franceschina – la RSD vuole essere un luogo aperto, inserito nel tessuto sociale di Arconate, così da potenziare e mantenere le autonomie sociali e relazionali dei suoi ospiti. In questa direzione, infatti, va anche la gestione della ‘Casa Famiglia’ all’insegna della collaborazione con il mondo associativo locale, le istituzioni e la Parrocchia”.

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