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Arconate, Bernate Ticino, Buscate, Castano Primo, Cuggiono, Inveruno, Magnago, Nosate, Robecchetto, Turbigo, Vanzaghello

Coordinamento: prime idee di sicurezza

Il coordinamento territoriale per la sicurezza entra sempre più nel vivo. L'incontro dell'altra sera è stato, infatti, l'occasione per mettere nero su bianco alcuni progetti.

Le prime proposte sono arrivate l’altra sera. Sei punti chiari e precisi. Sei idee “nero su bianco” da cui ripartire. Dopo l’ufficializzazione a dicembre, insomma, il coordinamento territoriale per la sicurezza (che riunisce tutti gli undici comuni del Castanese – Castano, Turbigo, Robecchetto, Nosate, Buscate, Arconate, Bernate Ticino, Inveruno, Vanzaghello, Magnago e Cuggiono) entra sempre più nel vivo. E presto, allora, quei progetti potrebbero diventare realtà. “Nello specifico, l’attività che vogliamo portare avanti sarà organizzata e strutturata su ambiti e campi differenti – spiegano il comandante della Polizia locale di Turbigo e Nosate, Fabrizio Rudoni, referente tecnico dello stesso coordinamento (per la parte politica, invece, è stato scelto il sindaco di Castano, Giuseppe Pignatiello) e l’assessore alla Sicurezza castanese, Carola Bonalli – Un lavoro a 360 gradi, collaborando insieme e portando ognuno le proprie esperienze e capacità”. Tra le indicazioni oggi al centro delle attenzioni dunque: “Innanzitutto stiamo valutando l’ipotesi di una commissione di vigilanza sovracomunale per i locali di pubblico spettacolo e per quanto concerne gli intrattenimenti – continua Rudoni – Ancora, controlli mirati e coordinati tra i comandi di quest’area con la collaborazione delle altre forze dell’ordine. Si tratterebbe di servizi “a spot” su tutto il territorio e abbiamo già individuato i tre possibili periodi dell’anno: uno in primavera, uno in estate e l’ultimo in autunno o inverno e durante la sera (la fascia oraria potrebbe essere dalle 20 alle 2), con accertamenti alla circolazione stradale, verifiche ai locali pubblici e nei luoghi di ritrovo, in centro e in periferia. Quindi, si è pensato di uniformare i corsi di formazione per le scuole per quanto concerne l’educazione stradale e la legalità, però non solo attraverso le lezioni in classe, bensì organizzando delle giornate dedicate alla delicata tematica (si stanno studiando dei percorsi in uno o più paesi con i vigili che spiegherebbero la segnaletica, la figura dell’agente di polizia locale e alcune norme del codice della strada; mentre i bambini avrebbero l’occasione di mettere in pratica quanto appreso e alla fine a ciascuno verrà consegnato un attestato)”. Fino ad un servizio per la pulizia delle strade in caso di incidenti di una certa rilevanza (qualora ad esempio ci sia stato sversamento di liquido pericoloso, ecc…; coinvolgendo aziende o realtà del territorio attraverso un bando oppure tramite affidamento dell’attività) e a dei momenti di confronto e spiegazione sulle truffe e la devianza minorile. Ed è al vaglio, inoltre, l’idea della sorveglianza privata, precisamente guardie giurate che nei mesi estivi girino nei comuni. “Sarebbe un occhio in più che controlla i nostri paesi – conclude Rudoni – Una volta al mese, poi, abbiamo deciso di incontrarci tutti insieme per fare il punto della situazione e portare eventuali nuove proposte”.

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