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Storie, Magenta

Magenta festeggia San Biagio

L'immagine che ogni anno colpisce di più i visitatori, per lo più magentini, ma anche di altri paesi, alla fiera di San Biagio è quella delle castagne. Anche quest'anno, nella fredda giornata del 3 febbraio, ad accogliere i numerosi partecipanti, sono state le innumerevoli bancarelle dei tradizionali 'fironn', ovvero i buonissimi marroni di Cuneo infilati , alternate alle molte prelibatezze siciliane, ai venditori di palloncini e ai banchi multicolori dei commercianti.
Le vie del centro di Magenta si sono così animate per tutta la giornata e, particolarmente curioso, è stato anche l'allestimento della Coldiretti presso il parcheggio di via don Milani dove, oltre all'esposizione dei mezzi agricoli, è stato ricreato un angolo con animali da cortile, tra cui un mulo che si lasciava accarezzare volentieri dai bambini.
All'ora del pranzo grande affluenza si è riscontrata in Piazza Liberazione, per riscaldarsi presso il Tendone e gustare la tradizionale trippa preparata dal Gruppo Alpini di Magenta, con possibilità di asporto. Grande successo, domenica 1 febbraio, per la seconda edizione della 'StraMagenta', una corsa non solo agonistica ma proposta con l'intento di trascorrere delle ore piacevoli insieme. Una gara podistica competitiva di 10 km con 1200 atleti e circa 750 partecipanti per la corsa non competitiva hanno invaso le vie di Magenta, dove si erano schierati ad applaudirli diversi cittadini.
Non è mancato, per la festa di San Biagio, il momento di raccoglimento e preghiera: durante il giorno di martedì molti si sono recati alla Cappella dell'Istituto delle Madri Canossiane per baciare la reliquia del santo protettore della gola. Una devozione alla quale è legata la benedizione dei panettoni, che è stata impartita nel pomeriggio, sempre presso il Tendone della piazza, con la successiva distribuzione di fette di panettone e caramelle a tutti, mentre uno stravagante musicista intabarrato strimpellava la chitarra, cantando canzoni in dialetto milanese.
Una tradizione, quella del panettone di San Biagio, che nasce dal racconto di uno dei miracoli attribuiti al santo. Si narra che una donna milanese aveva portato a un frate, di nome Desiderio, un panettone da benedire per Natale. Preso da vari impegni, il frate disse alla donna di passare a ritirarlo più tardi, ma poi se ne dimenticò e poco alla volta lo mangiò tutto. Quando, proprio il 3 febbraio, la donna tornò a chiedere il suo dolce, il frate, imbarazzato, stava per scusarsi quando, aprendo la dispensa, trovò un panettone ancora più grande di quello che aveva mangiato. Da questa storiella è nata la tradizione dei panettoni di san Biagio, invenduti a Natale o conservati per l'occasione, che vengono in quel giorno benedetti.

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