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Castano Primo

"Alto griderò... davanti all'Auditorium"

Il curioso manifesto/poesia comparso davanti all'auditorium Paccagnini. "Alto griderò... davanti alla mia casa che si chiama Auditorium Paccagnini...".

La poesia per raccontare un amore, un viaggio e un sentimento. Ma anche la poesia per esprimere un’emozione, un pensiero o un disappunto. E se di mezzo c’è l’auditorium Paccagnini (più precisamente l’attuale chiusura in attesa di vedere se il futuro diverso dal punto di vista gestionale diventerà davvero realtà e pure un calendario con gli eventi) , allora forse non ci si poteva che affidare appunto a versi e strofe. Chissà che non avrà pensato proprio a questo il misterioso “L’oscuro Diogene” (così come si è firmato) quando ha deciso di mettersi lì e scrivere quel messaggio che poi ha appeso davanti alla struttura. “Alto griderò – si leggeva sul manifestino – L’orrore che mi gela il sangue, ma non la voce che si alza e sale fino al più alto dei cieli per destare gli dei dal sonno della ragione. Il mio urlo ripete: “Vergogna!”. Io sono il teatro creato dall’uomo per pensare, imparare, amare. Sono vecchio di millenni eppure nessun tiranno è riuscito a soffocare la mia ispirazione che si chiama libertà. Il mio nemico più grande è l’ignoranza […]. E’ lei che ha invaso la mente di meschini contabili che prediligono l’avere al dare […]. Non esiste un teatro grande. Non esiste un teatro piccolo. Esiste solo e semplicemente il teatro e per questo io sono qui davanti alla mia casa che si chiama “Auditorium Paccagnini”; all’intorno foglie secche e cartacce, luci spente, battenti sprangati per imprigionare voci ammutolite che non racconteranno più favole, misteri, amori, bellezze. Nessuno mi vede ma io sono qui e piango […] e continuerò a piangere per questa città che la brutta copia della democrazia ha consegnato all’ignoranza. (L’oscuro Diogene)”. “Voglio ribadire che l’auditorium è un valore per la città che vogliamo assolutamente salvaguardare, tutelare e valorizzare – ribadisce l’assessore Luca Fusetti – Ma in un momento di difficoltà come quello che stanno vivendo quotidianamente gli enti locali (per il Paccagnini ogni anno la spesa come comune è di circa 70 mila euro), chiaro è che serviva ragionare su una gestione differente rispetto al passato. L’idea su cui fin da subito, dunque, abbiamo concentrato le attenzioni è stata un’eventuale convenzione con altre realtà affinché si prendano in carico la parte gestionale e a breve sarà pronto l’apposito bando a riguardo. Contiamo per marzo o aprile di avere un quadro preciso della situazione, poter dare il via alla convenzione e calendarizzare la nuova stagione”.

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