Vigilanza privata? "Ci costa troppo"

Ipotesi vigilanza privata per controllare e monitorare la città. "Ci siamo fatti fare 4 preventivi, ma è una spesa non sostenibile - dice l'assessore alla Sicurezza, Bonalli".

Se ne era parlato già nei mesi scorsi e quasi certamente la questione verrà presto affrontata di nuovo. Ma, alla fine, quell’idea dovrebbe rimanere solo una semplice ipotesi. Nulla di più, almeno in questo momento. Perché assumere un’azienda di vigilanza privata che tutti i giorni controlli e monitori il territorio durante le ore pomeridiane, serali e notturne “Ha un costo che come comune, allo stato attuale, non possiamo permetterci – commenta l’assessore alla Sicurezza, Carola Bonalli”. La proposta era partita da alcuni commercianti durante un incontro proprio tra questi ultimi con l’Amministrazione comunale e subito allora dagli uffici comunali ci si era mossi per avere un quadro più preciso e dettagliato della situazione. “Nello specifico abbiamo contattato diverse realtà che operano nella zona per farci fare dei preventivi e oggi ne abbiamo a disposizione 4 – continua l’assessore – Sui costi, poi, sono di circa 6 mila euro ad autovettura con una guardia e ragionando sull’eventualità di averne dalle 3 alle 5 le cifre complessive si aggirano attorno ai 18 mila euro (nel caso di tre mezzi) o di 30 mila invece per le cinque macchine. Adesso, comunque, vorrei incontrarmi nuovamente con i commercianti per mostrare loro quanto emerso e capire la posizione di ognuno. C’era chi aveva paventato l’idea di coinvolgere, appunto, chi ha un’attività commerciale ed anche i cittadini per provare a far sì che il progetto potesse diventare realtà, ma in un periodo così complicato e difficile economicamente è inconcepibile e fuori luogo andare a chiedere alla cittadinanza un ulteriore sforzo. Invece, penso che una valida alternativa possa essere il controllo di vicinato. La riunione organizzata prima di Natale per affrontare l’argomento purtroppo è andata “a vuoto” (solo una decina di castanesi presenti), comunque vorrei riprovare, con un secondo momento di confronto per la popolazione. E’ un piccolo tassello, ma può essere di aiuto”.