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Castano Primo

Sottopasso 'sotto osservazione'

Raddoppio ferroviario: il comitato cittadino 'Uniti contro il Muro' ha fatto fare una perizia ad una professionista sul sottopassaggio pedonale di via Lonate. La relazione è stata presentata in comune ed alla commissione d'indagine, "Ci diano delle risposte".

Quello che doveva fare l’ha fatto, ora si aspetta di avere delle risposte e dei chiarimenti dall’Amministrazione comunale, dalla commissione consiliare d’indagine e dagli organi competenti. E’ stato uno degli argomenti principali nell’anno appena concluso, ma il raddoppio ferroviario a Castano Primo sarà certamente ancora una delle questioni al centro dell’attenzione anche in questo 2015. Così, mentre da una parte attende la conclusione degli interventi di modifica e di migliorie là nel sottopasso pedonale e nella zona di via Lonate (per poter finalmente riaprire l’area; l’ultima ad entrare in funzione dopo le vie Forlanini, Oleggio e Ponte Castano), dall’altra il comitato cittadino “Uniti contro il Muro” non è rimasto fermo. Anzi, il gruppo si è attivato contattando una professionista per un sopralluogo nello stesso sottopassaggio e da qui valutare i vari lavori compiuti. “Grazie alla collaborazione di questo architetto è stata realizzata un’apposita relazione protocollata in comune all’attenzione del sindaco, della commissione consiliare d’indagine e dell’ufficio tecnico – spiega la presidente del comitato, Luisa Peccini – E’ passato ormai un mese e più da quando l’abbiamo consegnata, ma ad oggi di risposte in merito non ne sono arrivate. Voglio sottolineare che dall’Amministrazione comunale c’è sempre stata la massima disponibilità al dialogo e al confronto (insieme, infatti, abbiamo steso le modifiche da presentare poi a Ferrovie Nord e che ora si stanno mettendo in atto), chiediamo solo di poter avere delle spiegazioni e capire come si vorranno muovere”. Come detto, tutto ciò che è emerso è “nero su bianco”. “La perizia ha riguardato il sottopassaggio pedonale di via Lonate – continuano da “Uniti contro il Muro” – E si sono evidenziate alcune anomalie. Ad esempio le rampe di scala dove su un lato è stato posto un corrimano al quale manca il secondo corrimano ad altezza di 75 centimetri per bambini o persone affette da nanismo (le sue caratteristiche devono essere: andamento senza soluzione di continuità, prolungamento oltre il primo e l’ultimo gradino di almeno 30 centimetri; in questo caso manca il doppio corrimano sull’altro lato). Quindi la scala deve presentare uno sviluppo omogeneo ed un profilo continuo dei gradini che devono avere una pedata di 30 centimetri e un’alzata di 16, ma l’attuale scala sembra non rispettare tali vincoli ed è priva inoltre della fascia antiscivolo. Da sottolineare che non deve essere considerato il parapetto alla stregua di un corrimano. Il parapetto o protezione contro il vuoto deve avere un’altezza minima di 100 centimetri, il corrimano invece deve essere continuo e posto ad un’altezza di 90 centimetri e 75 da pavimento. Questo porta, pertanto, alla conclusione che i lavori sono sostanzialmente inaccessibili ai sensi appunto della normativa vigente in materia di eliminazione delle barriere architettoniche e localizzative. Inoltre mancherebbe la misura adeguata anche nella parte stretta di passaggio, oltre in altri punti dove non ci sono i corrimani e le coperture per ripararsi in caso di pioggia”.

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