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Territorio

Grande spettacolo al centenario dell'Aeroporto Militare di Cameri

Le Frecce Tricolori e gli altri velivoli dell'Aeronautica volano per oltre 100.000 persone

L’Aeroporto Militare di Cameri domenica 4 ottobre ha aperto le sue porte, lasciando entrare ben 104.000 persone al suo interno, per celebrare i cent’anni dalla sua nascita. Dal 1909, questa base dell’Aeronautica Militare ha fatto davvero la storia del nostro paese e, in occasione delle celebrazioni, ha saputo organizzare una entusiasmante giornata che non fosse soltanto una mera dimostrazione di ciò che è ed è stato l’aeroporto, ma un vero e proprio viaggio che coinvolgesse gli spettatori e facesse davvero capire loro cosa significa volare. Durante la manifestazione si sono susseguiti momenti di dimostrazione e illustrazione di mezzi storici, con la mostra statica dei velivoli, le attività di mongolfiere vincolate e la presentazione della riproduzione dello storico mezzo ‘Gabarda’. Per l’occasione, Poste Italiane ha creato annulli postali che rappresentano i velivoli e l’aeroporto, che i più veloci e fortunati si sono potuti aggiudicare all’apposito stand. È a mezzogiorno, però, che le celebrazioni sono entrate nel vivo, con le esibizioni aeree: inizialmente, l’elicottero HH-3F ha dimostrato la sua attività di aerosoccorso inscenando una situazione di pericolo con il proprio equipaggio; poi, cielo libero per il volo al limite della velocità del suono del Tornado e dell’Eurofighter, caccia della cui manutenzione si occupa attualmente l’Aeroporto di Cameri. Il gran finale si è avuto, però, con la grandiosa manifestazione della Pattuglia Acrobatica Nazionale, meglio conosciuta come il gruppo delle Frecce Tricolori: i dieci velivoli si sono librati nell’aria ad eseguire tutte le figure e formazioni più suggestive, che valgono alla PAN italiana il primato nel volo acrobatico; lo speaker ne ha svelato tutti i segreti. Alcune chicche: volano a vista, senza l’ausilio di strumenti elettronici e inoltre solo una paio di metri separano i velivoli durante il volo. Sulle note del ‘Nessun Dorma’ cantato da Pavarotti, in una scia di fumo bianco, rosso e verde, le Frecce Tricolori finiscono la loro esibizione; il pubblico comincia a defluire, colpito e pieno di meraviglia. È stato un centenario che rimarrà nella memoria di molti.

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