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Castano Primo

San Zenone, la chiesa nel tempo

'Castano Primo: com'era... come la vediamo': Marco Graziano (San Zenone, ieri e oggi) vincitore della mostra. Diversi i partecipanti all'evento di Progettando Castano.

La chiesa di San Zenone, là nel cuore della città, un punto di riferimento e un luogo simbolo. Ieri e oggi, due foto per raccontare com’era e come è cambiata nel tempo. E, alla fine, proprio la prepositurale di San Zenone si è aggiudicata il primo posto della mostra itinerante “Castano Primo: com’era… come la vediamo” organizzata dai ragazzi del Gruppo Progettando Castano. “Vogliamo innanzitutto ringraziare i castanesi che hanno partecipato all’iniziativa – spiegano – Quindi un grazie agli esercizi commerciali del centro storico che hanno dato la loro disponibilità ad esporre nelle vetrine le immagini passate e presenti della nostra città”. L’appuntamento, infatti, è stato l’occasione per rivivere gli anni addietro e quelli odierni. Un momento, insomma, per tornare con la mente e soprattutto con lo sguardo a ciò che è stato e contemporaneamente a ciò che è adesso la cittadina del Castanese. “Abbiamo chiesto alla cittadinanza di inviarci due scatti: la prima, antica, che rappresentasse una zona secondo loro rappresentativa per il paese; l’altra, invece, della stessa area ai giorni nostri, così da evidenziare quali sono le differenze e come appunto è mutata col passare del tempo – affermano da Progettando Castano – In totale le foto sono state 37 (immagini che hanno saputo raccogliere le varie zone di Castano: dalle piazze a via Tadini, da corso Martiri all’area attorno al cimitero ed alla parte nord) che, dopo l’inaugurazione in occasione della “Castano d’Autunno” sono rimaste per due settimane esposte nei negozi di piazza Mazzini, corso San Rocco e corso Martiri Patrioti con i cittadini che hanno potuto così scegliere la preferita. Fino, appunto, al vincitore: Marco Graziano e la sua chiesa di San Zenone (a lui come riconoscimento un libro sulla storia della città). Per tutti i partecipanti, comunque, c’è stato un omaggio a ricordo di questa esperienza, offerto da Acqua1Village. L’idea è chissà che l’iniziativa non possa diventare un appuntamento fisso del paese”.

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