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"Lombardia per il Tpl riceve dallo Stato 800 mln ma la regione integra con altri 450 cioe' soldi dei contribuenti lombardi. Per non parlare della sanità: con un taglio di 1 mld e mezzo e i costi che aumentano il rischio e' che una serie di regioni che oggi non sono in disavanzo sanitario, ci andranno. Lazio e Campania, che avrebbero i numeri per uscire dal disavanzo, con il taglio del fondo restano li". Lo ha detto l'assessore all'economia Massimo Garavaglia illustrando al consiglio regionale lombardo gli effetti della legge di stabilità'. Per la Lombardia, ha spiegato Garavaglia "abbiamo fatto una stima prudente di un taglio di 930 mln di euro, una previsione ottimistica anche se ci avvicineremo a un taglio di 1 miliardo e 250 milioni. La Lombardia e' grande, e' la locomotiva del Paese ma - ha sottolineato il coordinatore degli assessori al bilancio - quando c'e' da dare quattrini alla nostra regione si misura la popolazione quando c'e' da ricevere si misura il pil". Il problema e' evidente sul lato sanitario "perché' il taglio ce l'hai dall'oggi al domani". Garavaglia ha rimarcato la proposta lombarda: "Noi come regione proponiamo i tagli sui costi standard: tagliamo gli sprechi e non i servizi. Ma mentre si chiede di tagliare servizi, nella manovra ci sono: 140 mln per i forestali della Calabria, per sempre; 100 mln a decorrere per i Lsu di Palermo e Napoli; 10 mln anno per la Terra dei fuochi e poi abbiamo la sanita' in Molise cui lo Stato per il risanamento san itario da 40 mln su una popolazione di 315 mila abitanti. Vuol dire che se il fondo sanitario nazionale vale 100 mld, suddiviso per 60 milioni di abitanti fa un procapite di 1.800 euro. In Molise il governo oltre a questi dara' altri 1.270 euro a persona". Lo Stato ha spostato il pareggio di bilancio al 2017, "le regioni hanno addirittura anticipato di un anno il pareggio di bilancio, nel 2015. La sfida che lanciamo noi - ha ribadito infine Garavaglia- e' di applicare i costi standard".