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Attualità, Meteo

Frutteti distrutti dalla grandine

Situazione critica per il maltempo che nella notte tra domenica e lunedì ha colpito la provincia di Pavia. Una bomba d’acqua si è abbattuta sull’Oltrepò Pavese, soprattutto nelle zone di alta collina tra Varzi e Cecima. Grandine e vento forte hanno colpito le coltivazioni: danni si segnalano in particolare ai frutteti, dove le varietà più tardive di mele e pere dovevano ancora essere colte. Ma la pioggia caduta incessantemente per tutta la mattinata di lunedì ha fatto esondare alcuni fossi nella zona, dove si sono verificati diversi allagamenti. Invasa dal fango l’ex statale del Penice, la 494, chiusa al traffico intorno alle 12.30. La Provincia sconsiglia di mettersi in viaggio per l’Alto Oltrepò. E in tutto il territorio sono già in corso i rilievi dei tecnici di Coldiretti Pavia, impegnati negli accertamenti su un territorio sempre più martoriato dal dissesto idrogeologico.
«E’ stato il colpo di grazia di un’annata già molto difficile, tra le continue piogge di questa estate e le temperature basse», dice Luciano Rosina, che a Ponte Nizza coltiva 30 ettari di frutta e grano. «Le pomelle e le golden sono andate, l’uva che era ancora sui filari è da buttare, i campi che erano pronti per la semina straripano d’acqua – dice ancora l’agricoltore – Per me non è esagerato parlare di calamità naturale: è urgente intervenire». «Noi dovevamo ancora cogliere le pomelle genovesi, una varietà di mela tipica delle nostre zone, e anche le pere da cuocere – spiega Simone Rolandi, che nella sua azienda agricola a Val di Nizza coltiva otto ettari di frutteti – Ho fatto un primo sopralluogo questa mattina: il danno c’è ed è evidente, anche se ancora difficile da quantificare».
«Il maltempo ha colpito più violentemente nell’Alto Oltrepò, dove alcuni smottamenti già esistenti potrebbero essersi mossi ulteriormente – spiega Monica Rosina, segretario per Coldiretti della zona di Varzi e Voghera – Ma tutta la zona è stata interessata dal maltempo: i nostri tecnici stanno monitorando la situazione con attenzione, per capire se i terreni riusciranno a drenare tutta la pioggia caduta in così poco tempo». «I numeri dimostrano che in Italia negli ultimi 20 anni per riparare i danni di frane ed alluvioni è stato speso quasi il triplo di quanto è stato stanziato per la prevenzione – sottolinea Wilma Pirola, presidente di Coldiretti Pavia – E la situazione è preoccupante anche in provincia di Pavia, dove le zone a rischio frane hanno registrato un incremento di quasi il 40% negli ultimi anni». Anche in pianura c’è preoccupazione tra gli agricoltori, soprattutto tra coloro che avevano già seminato i cereali: nella zona intorno a Voghera si segnalano diversi campi allagati.

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