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Castano Primo

Bilancio: rischio dissesto

Bilancio preventivo: la situazione è critica, al limite. "C'è un buco di 1 milione di euro" - spiega il sindaco Pignatiello. Il comune ha rischiato il dissesto finanziario.

Critico. “No, di più”. I numeri e le cifre non lasciano, infatti, spazio all’immaginazione. Altro che “piangere” è basta, alla fine, per usare un vecchio detto il bilancio preventivo a Castano Primo sembra proprio una “valle di lacrime”. “La situazione è purtroppo difficile – commenta il sindaco Giuseppe Pignatiello – I dati, che presto renderemo pubblici perché è giusto che la cittadinanza sia informata in maniera attenta e puntuale su ciò che sta succedendo, sono sotto gli occhi di tutti, chiari e precisi. Non voglio fare critiche a chi mi ha preceduto, adesso bisogna solo pensare a lavorare uniti per risolvere il momento triste che stiamo vivendo. Capisco le minori entrate da parte dello Stato, la crisi che coinvolge praticamente, chi più e chi meno, ogni ente e quindi le spese importanti che il comune sostiene per strutture e servizi, ma negli anni passati interamente proprio al comune è mancato anche altro. La politica non ha mai fatto nulla per cercare di limitare i costi”. Nello specifico, allo stato attuale, si parla di un buco di all’incirca 1 milione di euro nelle casse comunali. “Quando abbiamo preso in mano le varie documentazioni e carte – continua il primo cittadino castanese – la realtà che avevamo davanti era differente da quanto ci avevano descritto. Subito allora ci siamo attivati, rimboccandoci tutti le maniche per trovare una soluzione. Due le possibilità: dichiarare il predissesto finanziario, ma che avrebbe comportato bloccare completamente qualsiasi attività comunale e iniziativa (e chi sarebbe stata penalizzata era ancora una volta la popolazione; tasse già alte e ulteriormente alzate per rientrare dei soldi mancanti, solo per fare un esempio). Oppure, come alla fine è stato fatto, abbiamo deciso ognuno di fare uno sforzo (dall’Amministrazione ai singoli uffici) per cercare di risolvere la delicata situazione. Altri tagli, purtroppo, sono e saranno inevitabili; in parallelo, con il settore Cultura stiamo vagliando l’ipotesi di eventuali convenzioni con realtà vicine per alcune strutture cittadine (l’auditorium, per citarne una; è chiaro che come è stato gestito in questi anni non funziona), così da rientrare dalle mancanze, mentre una parte dei nostri stipendi verrà messa, appunto, per ripianare il buco di bilancio”. E l’ex sindaco Franco Rudoni, oggi all’opposizione, ma fino a qualche mese fa alla guida di Castano e che tra le sue deleghe aveva proprio il bilancio, cosa dice? “Voglio innanzitutto precisare che nei cinque anni (dal 2009 al 2014) che siamo stati al governo della città ci siamo visti ridurre costantemente i trasferimenti da parte dello Stato e in maniera sempre crescente – spiega – L’impegno comunque da parte mia e degli allora miei assessori è stato massimo, benché qualcuno sostenga il contrario (non ho mai detto a nessuno la situazione difficile che ho trovato al mio arrivo). Abbiamo ridotto i costi laddove possibile, è stata fatta una pulizia dei residui nel bilancio o ancora la lotta all’evasione fiscale e la razionalizzazione dell’auditorium (per quanto concerne le modalità di gestione e utilizzo), fino al museo civico che ci siamo trovati in eredità e che abbiamo cercato di valorizzare, altrimenti sarebbe stata un’ennesima perdita”.

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