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Chiunque si fosse trovato, durante il weekend scorso, nella località di Morimondo, si sarebbe sentito proiettato nella suggestiva epoca medievale. Il monastero bardato a festa con stemmi e stendardi, le vie del borgo e i boschi popolati da personaggi di ogni genere hanno contribuito a ricreare l'atmosfera di un periodo ormai lontano e soprattutto per questo particolarmente affascinante. Ed ecco sfilare in processione, uno dietro l'altro, i monaci e i mercanti, i cavalieri con falchi o civette sul braccio e le dame con i loro particolari costumi, con i piccoli tenuti per mano. E poi ancora gli artigiani, i falegnami, i cuochi e i fabbri, oltre agli uomini d'arme. Una moltitudine di personaggi che domenica, dopo aver partecipato alla Messa, offrendo i propri doni, nella meravigliosa cornice della chiesa abbaziale, immersa nella luce soffusa del mattino proveniente dalle finestre dell'abside, al termine della celebrazione si è recata per la benedizione al campo. Per ben due giorni, l'Abbazia di Morimondo è ritornata all'antico splendore. Un appuntamento annuale con la storia, denominato 'Trecentesca', che è stato accuratamente ricostruito, anche in questo mese di maggio, alla XV edizione, per ricreare la battaglia di Casorate, avvenuta nel 1356, in cui i Visconti, signori di Milano, sconfissero le truppe mercenarie della lega antiviscontea capitanate da Konrad von Landau. Questo fatto lontano richiama ogni anno centinaia di rievocatori da tutta Europa, che si ritrovano immersi nel verde, dietro le mura dell'abbazia, per piantare le proprie tende. Dopo aver sperimentato per qualche giorno la vita nel vasto accampamento medievale, le truppe si preparano alla battaglia, che rappresenta il momento più spettacolare di un evento che ogni anno attira un pubblico sempre più vasto.