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Politica, Inveruno

NCD: "Avanti e insieme"

Martedì 8 aprile presso la sala consiliare del Comune di Inveruno si è tenuto un incontro del partito Nuovo Centrodestra (NCD) riguardante le zone del castanese e legnanese alla presenza di Amministratori, Presidenti, militanti, simpatizzanti. A questo proposito è opportuno sottolineare la presenza di Giuseppe Marzullo, Responsabile Provinciale Milano Enti Locali, Luca Del Gobbo, Coordinatore Provinciale Milano NCD, Alessandro Colucci, Coordinatore regionale Lombardia NCD e Guido Podestà, Presidente della provincia di Milano. Ciascuno di essi è intervenuto toccando temi differenti ma comunque strettamente connessi tra loro, in questa sede è interessante procedere con l’esplicazione dei punti cardine toccati da ogni intervento.
Luca Del Gobbo si è a lungo soffermato sugli aspetti del partito a livello provinciale quindi un quadro generale sulla provincia; ha ribadito più e più volte il concetto di “responsabilità politica”. Dicendo che “il partito NCD nasce proprio sulla grande responsabilità verso la gente, disposto anche a coalizioni, perché uniti è possibile guardare al bene comune, dare risposte alla gente”. Ebbene, è interessante vedere come quest’oggi si senta parlare nuovamente della nozione applicata alla realtà di responsabilità. È inevitabile notare come questo concetto si rimasto chiuso ermeticamente nelle Costituzioni e nei manuali di diritto costituzionale delle facoltà di Giurisprudenza, ma, è d’obbligo sottolineare che inevitabilmente, ciascun politico di qualsiasi idealogia, ha un fortissima responsabilità verso il popolo che non vuole essere nuovamente tradito da false aspettative di vita migliore e, questo concetto, dovrebbe emergere come non mai in uno Stato di democrazia pluralista dove è direttamente il corpo elettorale a legittimare il potere di ogni politico.
Altro punto toccato nel corso dell’incontro è stato quello di “un partito fortemente radicato sul territorio” citando anche lo slogan del partito che è “base per altezza”. Particolare ma estremamente interessante; “questo è un partito dove si parte dalla base per giungere al vertice”. Che dire dunque, si denota un forte spirito democratico che sembra essere alla base di questo partito nascente dove “per fare bene la politica, si deve andare nelle strade, ad incontrare le persone in modo diretto”. Il protagonista è quindi il popolo che, riprendendo il concetto sopra espresso, in uno Stato democratico, come si evince anche dall’etimologia greca del termine, dovrebbe essere il principale protagonista.
Altra questione è stata “che cos’è l’uomo per la politica?”, un quesito apparentemente semplice che però sembra essere sfuggito a molti partiti del panorama politico italiano; l’uomo dunque è solo un mezzo per ottenere i voti oppure deve essere un tutt’uno con il partito, con il quale agire sui punti più critici attuali, famiglie, imprese, persona. A questo proposito è opportuno citare la nota legge 11, la quale oltre che per la minore burocrazia -tasto dolente, fortunatamente toccato dal Premier Renzi- si esprime anche circa il concetto, con accezione costituzionalistica, della sussidiarietà orizzontale, dove cioè ciascun componente della società di oggi, sia come singolo o come espressione di corpi intermedi, dalla casalinga all’avvocato deve avere la possibilità di cooperare con le istituzioni con il fine di definire gli interventi sulla società a lui più prossimi.
Insomma, il partito, come ha affermato Colucci “una grande scommessa per la realizzazione di un nuovo progetto”.
È intervenuto in seguito anche il Presidente Guido Podestà, il quale ha ulteriormente sottolineato il concetto per cui “non si deve perdere il senso di appartenenza della gente” e ancora “il nostro è un partito che ha bisogno della partecipazione della gente”. “Insieme si può formare un partiti umano, con una responsabilità volta a garantire a chiunque una rappresentanza propria”, “è importante che si parta dal territorio”.
Anche Marzullo è intervenuto seguendo tuttavia, come avvenuto per gli altri politici, il filo ideologico mantenuto nell’incontro dicendo una frase molto importante che sottolinea la determinazione di un partito giovane ma pronto “Si deve mantenere coerenza e responsabilità, siamo pronti ad ogni sfida”.
Anche alcuni auditori sono intervenuti con ringraziamenti, portando all’ascolto dei politici le singole realtà politiche locali che essi rappresentano, tutti caratterizzati comunque da un desiderio di andare avanti a denti stretti che sembra essere la forza di questo partito.
Sembra quindi che il partito dell’NCD pur essendo molto giovane rispetto ad altri ben noti nel panorama politico, abbia tutte le carte in regola per intraprendere un percorso nuovo e voluto dal popolo che sembra anche rispecchiare ciò che quest’ultimo attendeva ormai invano da molto tempo. Inoltre, il NCD diventerà a tutti gli effetti un partito nazionale con degni rappresentanti con il congresso Costitutivo dell’ 11-12-13 aprile, entrando così a tutti gli effetti nella realtà italiana, pronti per una grande sfida per il futuro.

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