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Sport, Castano Primo

Todaro, "Che bel Mondiale"

Il 17enne di Castano Primo si piazza all'undicesimo posto della classifica finale del Mondiale di ciclocross, categoria Juniores. Primo degli italiani in gara.

Undicesimo nella classifica generale. Primo tra gli italiani della sua categoria. E alla fine va bene così. Cosa chiedergli, insomma, di più? “Il podio? Certo sarebbe stato in sogno che si avvera, ma sono contento lo stesso. Sapevo che mi sarei trovato di fronte atleti eccezionali, comunque ho lottato e ci ho provato sempre. E’ stata una grandissima emozione”. Le parole si mischiano con le immagini della gara e vera e propria (la partenza, gli scatti, la caduta all’ultimo giro, poi su di nuovo in sella verso il traguardo) e anche se forse non lo dirà mai, però Manuel Todaro lo sa bene di avere fatto qualcosa di importante. Già di per sé infatti partecipare al Mondiale è un’occasione unica, se poi per un soffio vai vicino ad entrare nella “top 10” con i migliori, allora la gioia è certamente doppia. Pronti via, là ad Hoogerheide in Olanda c’è il Mondiale Juniores di ciclocross: il 17enne di Castano Primo (della Selle Italia – Guerciotti Elite) comincia subito bene. Al primo giro sono davanti in cinque, 3 belgi, un olandese, un ceco e appunto lui, il “nostro” Todaro. La pioggia che ha appena smesso scendere il fango complicano, e non poco, il percorso, ma il castanese non si fa certo condizionare. Lotta, combatte e cerca di rimanere in scia dei primi. Il Belgio però è “in giornata di grazia”, troppo forte e con un gioco di squadra fantastico riesce a far fuori uno dopo l’altro gli avversari tagliando il traguardo e centrando tutti e tre i gradini del podio. Per il 17enne di “casa nostra”, alla fine, è undicesimo posto, con il rammarico e l’amarezza per quella caduta nell’ultimo giro che gli costa purtroppo l’ingresso tra i migliori 10 al mondo. L’Italia è comunque 4° nella classifica per team juniores, grazie agli ottimi piazzamenti degli azzurri in gara (oltre a Todaro, ecco Moreno Pellizzon (19esimo) e Giulio Franzolin (27esimo). “Noi ci siamo – conclude il castanese – e lo abbiamo fatto vedere. Per tre quarti di prova ero lì davanti a giocarmela, ci ho creduto fino in fondo, dando il massimo. Volevamo dimostrare che potevamo competere con i migliori e penso che abbiamo fatto una gara importante”. (FOTO PUBBLIFOTO)

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