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Salute, Magenta

"Metti un pomeriggio"... col ministro

Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha visitato oggi pomeriggio l'ospedale 'Fornaroli'. La sanità del presente e del futuro, tra progetti, idee e obiettivi.

Una visita veloce, ma che comunque è servita per fare il punto sulla situazione attuale della sanità italiana ed anche su quelli che sono gli obiettivi futuri. E quella promessa “Presto tornerò, per continuare ad approfondire insieme a voi alcune delle principali tematiche”. Dopo Luigi Mariotti e Athos Valsecchi prima, e Maria Pia Garavaglia poi , anche l’attuale ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha fatto tappa all’ospedale “Fornaroli” di Magenta. Quattro ministri che in quattro periodi differenti hanno voluto conoscere da vicino la struttura del nostro territorio, segno di come il nosocomio magentino sia un vero e proprio punto di riferimento per la zona, ma più in generale per la Lombardia e l’Italia. Il ministro Lorenzin ha voluto vedere da vicino i reparti, toccare “con mano” il grande lavoro che quotidianamente gli operatori e tutti coloro che ruotano attorno al mondo sanitario locale svolgono, parlare con la gente, con i medici e gli infermieri, perché sono “loro il motore e la forza trainante”. “Cambiano i tempi, la medicina sta cambiando – ha detto il ministro – Dobbiamo condividere e muoverci gli uni affianco agli altri. Programmazione e prevenzione (primaria e secondaria), due punti cardine sui quali lavorare e porre grande attenzione. Poi l’informatizzazione, le infrastrutture e la tecnologia, la ricerca scientifica, fino al personale tutti fattori che vanno valorizzati e incrementati. Durante i vari incontri con gli altri Stati, sono in molti a chiedermi come facciamo ad avere un modello sanitario di simile livello nonostante i continui tagli con i quali ogni volta dobbiamo confrontarci. Il merito è delle persone come voi, degli operatori e dell’impegno che costantemente mettono in ogni singolo momento della giornata. La sanità in ottica di tagli ha già dato abbastanza (22 miliardi di euro solo negli ultimi anni), è l’ora di dire basta e di tornare a reinvestire, in maniera seria e concreta, in questo settore. Il nostro programma va proprio in tale direzione”.

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