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Nosate

Romorini, una vita da sindaco

L'ultimo saluto a Mario Romorini. Trent'anni alla guida del paese (dal 1964 al 1995): una figura ed un punto di riferimento per Nosate e per tutto il territorio.

L’uomo e il politico capace di scrivere pagine e pagine di storia del paese. L’uomo e il politico, l’uno e l’altro insieme, perché “Per essere un buon amministratore comunale devi essere anche un po’ come un padre di famiglia”. La famiglia, già, “Puoi avere 650/700 abitanti come nel nostro caso, oppure mille, due mila, dieci mila, ecc…, l’importante è che tu sia capace di stare loro accanto e di ascoltarli. Certo, le piccole realtà vengono spesso dimenticate”, ma questo non lo aveva minimamente scoraggiato e non gli aveva impedito di essere là, in prima linea, per far sentire la sua voce, la voce dei suoi concittadini, della sua Nosate. Se avevi bisogno insomma di un aiuto o anche semplicemente di un consiglio, sapevi che su di lui potevi contare sempre e comunque. Lo storico sindaco, sulla carta (in fondo non avrebbe potuto essere diversamente, perché 30 anni da primo cittadino, dal 1964 al 1995, sono un traguardo che pochi possono vantare), per tutti però era solo ed unicamente “il Mario”. Era, perché purtroppo dall’altro giorno non c’è più. Classe 1919, Mario Romorini è stato un vero e proprio punto di riferimento. Dopo gli anni da segretario della sezione di Nosate della coltivatori diretti, nel 1964 la decisione di presentarsi, come candidato sindaco appunto, alle elezioni comunali. E la vittoria è immediata (con una nuova stagione politica che si apre ufficialmente in paese e che lo porterà a rimanere alla guida fino alla metà degli anni ‘90). In mezzo, poi, le opere e gli interventi sono stati differenti: ad esempio, per citarne alcuni, l’asfaltatura di piazza Borromeo e la rete viaria primaria; ancora la metanizzazione del paese, il pozzo d’acqua potabile, fino alla nascita del nuovo edificio scolastico e del nuovo palazzo Municipale come centro plurifunzionale dotato di poste, dispensario farmaceutico e ambulatorio medico. Oppure il primo piano regolatore generale e la rete fognaria. Ma sono stati anche gli anni di importanti battaglie per la salvaguardia e la tutela di servizi fondamentali. Due su tutte, la chiusura della scuola Materna (si cercò in ogni modo di evitare quel provvedimento, alla fine però fu purtroppo tutto inutile); quindi la questione scuola Elementare, costruita con tanta fatica e alla quale toccò praticamente la stessa sorte. Diversi, infine, anche i riconoscimenti ricevuti: la benemerenza in occasione della Giornata della Riconoscenza (dall’Amministrazione Provinciale di Milano) per l’impegno trentennale alla guida di Nosate; prima ancora il titolo di cavaliere della Repubblica Italiana da parte dell’allora presidente Giuseppe Saragat e in ultimo la medaglia al valore (lui ex reduce) nel 2010.

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