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Sociale

Sacerdoti ultranovantenni

Al termine della Messa, in Arcivescovado, il cardinale Scola ha accolto 13 sacerdoti ultranovantenni e ha pranzato con loro. “E’ una grande gioia per me avere questa possibilità di stare con voi – ha detto il cardinale Scola accogliendo gli anziani confratelli. - Siete una ricchezza per la nostra Chiesa, mi date la possibilità con questo segno di esprimere la mia gratitudine per quanto avete fatto e per il servizio che ancora rendete alla Chiesa”.
Durante il pranzo e l’incontro, durati quasi tre ore, il cardinale Scola e i preti hanno dialogato raccontando del proprio lungo ministero e dell’attività pastorale che ancora svolgono.

Tra loro figure gloriose del presbiterio ambrosiano, come mons. Giovanni Barbareschi, nato nel 1922, partigiano e antifascista, proclamato “Giusto tra le nazioni”, medaglia d'argento della resistenza.
Dopo l'8 settembre 1943 fonda il giornale delle Brigate Fiamme Verdi “Il Ribelle” e porta in salvo, in Svizzera, ebrei, militari alleati e ricercati politici.
Il 10 agosto 1944, ancora Diacono, qualche mese prima di diventare prete, Barbareschi viene inviato dal Cardinale Alfredo Ildefonso Schuster ad impartire la benedizione ai partigiani uccisi in piazzale Loreto.
Barbareschi viene ordinato sacerdote il 13 agosto 1944, dal cardinale Schuster e celebra la sua prima messa il 15 agosto del 1944; la notte stessa don Barbareschi viene arrestato dalle SS, mentre si sta preparando per accompagnare in Svizzera degli ebrei fuggitivi.
Liberato, don Barbareschi parte per la Valcamonica, dove si aggrega alle Brigate Fiamme Verdi e diventa cappellano dei partigiani. Dopo essere stato arrestato viene portato nel campo di concentramento di Gries vicino a Bolzano, da dove riesce a fuggire prima di essere trasferito in Germania; ritornato a Milano diventa il "corriere di fiducia" tra il comando alleato ed il comando Tedesco durante le trattative per risparmiare da rappresaglie le infrastrutture milanesi. Dal 25 luglio 1945, su mandato del cardinale Schuster, si adopera per evitare rappresaglie contro i vinti.
Dopo la guerra ritorna all'attività pastorale e all'insegnamento, attività che svolge per decenni. E’ stato inoltre assistente della FUCI e degli Scout. Grande amico di don Carlo Gnocchi, lo aiuterà nella sua opera e diventerà il suo curatore testamentario

Il prete più anziano della Diocesi di Milano è però don Piero Arrigoni, ormai centenario, essendo nato il 18 dicembre del 1914 a Vedeseta (Bg), allora comune parte della chiesa ambrosiana.
Don Piero fu consacrato sacerdote il 13 giugno del 1939 dal cardinale Alfredo Schuster e mandato nella parrocchia di Morterone (Lc) dove - oltre che per l’azione pastorale - si distinse per l’aiuto ai partigiani e agli alleati al tempo della seconda guerra mondiale e per essere stato per anni il primo e l’unico maestro della scuola del paese.
Una piccola indisposizione gli ha impedito di essere oggi presente a Milano al pranzo con il cardinale Scola.

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