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Cronaca locale, Inveruno

"Ho temuto che mi uccidesse"

Dopo la rapina al negozio di abbigliamento - merceria di via Dante, il racconto della titolare Giovanna Garavaglia. "Sono stati momenti di terrore. Voleva uccidermi".

La criminalità torna a far parlare di sè e lo fa con un episodio eclatante e, forse, per questo ancor più incomprensibile: un’aggressione violenta, in una nota merceria del centro, per rubare il piccolo incasso di giornata. Che sia la crisi a spingere sempre più persone a cercare di barcamenarsi con atti così disperati o altro, poco importa, rimane lo ‘shock’ che in tutto Inveruno si è diffuso fin dalla sera dello scorso sabato. Episodio che, fortunatamente, ha visto almeno l’arresto immediato dell’aggressore, da parte dei carabinieri della stazione di Cuggiono. Ad essere arrestato un uomo di Mesero, 56enne, pregiudicato, operaio, per il reato di tentata rapina. “Erano quasi le 19.30 di sabato - ci racconta ancora turbata e con evidenti segni sul volto Giovanna Garavaglia - E’ entrato senza aver remore di nascondere la mazza da baseball che aveva con sé. Subito ho capito la gravità della caso, ma in pochi istanti mi è piombato addosso inveendo e colpendomi violentemente”. Tre colpi alla testa, alcuni alla schiena. Il sangue che inizia a scorrere e poi: “Mi fa: ora vado a prendere l’incasso e poi ti finisco. In quel preciso istante, mentre cercava di azionare la cassa, ho capito che l’unica speranza che avevo era correre fuori e chiedere aiuto”. E così è stato: alcuni giovani nel vicino bar e altri passanti sono accorsi facendo dileguare il meserese che aveva lasciato l’auto in piazza. Grazie alle descrizioni della vittima, che intanto aveva chiamato i soccorsi, e dei vari passanti, i militari sono riusciti ad identificarlo e fermarlo nella sua abitazione, dove l’hanno trovato assolutamente tranquillo. La vittima, soccorsa dal 118, è stata trasportata in ospedale dove è stata tenuta in osservazione per circa 24 ore, prima di essere dimessa con 15 giorni di prognosi. Se per il rapinatore, italiano, si sono ora aperte le porte del carcere di Busto Arsizio, rimane invece alta l’attenzione per i molti furti: dal centro a via Gaietti, tutti compiuti negli scorsi giorni, alcuni a distanza anche di poche ore, che non poco preoccupano gli inverunesi. Tanto che, per esempio, i negozianti di via Dante hanno avviato una raccolta firme per chiedere all’assessore Francesco Barni un incontro sulla sicurezza.

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