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Sport nazionale

Stop al mercato, ora solo il campo

Ecco i colpi e i voti della sessione estiva di calciomercato che si è conclusa ieri sera (2 settembre) alle 23: tra cessioni e colpi fatti, tra trattative sfumate e altre andate in porto, e non sono mancate le sorprese, come si dice, davvero dell'ultima ora.

Ore 23 di lunedì 2 settembre, la sessione estiva di calciomercato è ufficialmente chiusa. E allora, è tempo di vedere da vicino colpi, cessioni e soprattutto di dare i voti alle squadre di serie A. Come sono andate tra affari, trattative o acquisti fatti oppure "sfumati"?

LE NOSTRE PAGELLE:

ATALANTA (VOTO - 6,5)
Mercato mirato, soprattutto a confermare l’ossatura dello scorso anno per la dea, che ha resistito alle tentazioni per i propri pezzi pregiati (Denis, Consigli e soprattutto il richiestissimo Bonaventura) dimostrando come abbia fiducia negli uomini che da più di due anni l’hanno portata a tranquille salvezze. E’ chiaro, vedendo i nuovi acquisti, come l’Atalanta abbia puntato forte sul giusto mix di esperienza - con Yepes, ex centrale dal Milan, e il mediano Migliaccio dal Palermo - e scommesse di gioventù, provenienti dalla serie B, che sembrano porre i presupposti per raggiungere una serena permanenza in serie A, anche se aspirare ad un piazzamento più nobile non sembra utopia.

BOLOGNA (VOTO - 6)
Mercato abbastanza conservativo per il Bologna, che il vero colpo lo ha fatto sulla trequarti, tenendosi stretto il proprio faro Diamanti, oltre ad aver trattenuto il talentuoso Kone, con il solo sacrificio necessario di Taider, felice di approdare, per la sua carriera, in una grande come l’Inter. Mancherà la gran vena realizzativa di Gilardino - rientrato al Genoa, comunque ben rimpiazzato da Bianchi e dal ritorno di Acquafresca - e il valido terzino destro Motta, anche se i rinforzi sono all’altezza e conoscono già la piazza (vedasi Casarini, terzino destro che copre il buco lasciato dallo juventino, e Della Rocca, che ritorna a casa garantendo un buon rendimento in mediana). Manca probabilmente un portiere, con Curci spesso distratto e poco sicuro, e un buon centrale da affiancare all’esperto Natali, ma l’ossatura della squadra è quasi invariata e molto solida, facendo presupporre una salvezza tranquilla.

CAGLIARI (VOTO - 7)
Mercato mirato completamente al mantenimento dell’ottimo organico, che ha spesso stupito per gioco e talento dei singoli lo scorso anno, con le importantissime conferme su tutti di Astori, ottimo e affidabile centrale difensivo azzurro, richiestissimo sul mercato, il tecnico e grintoso centrocampista Nainggolan, cercato da numerosi top club, e soprattutto uno dei migliori giovani prospetti italiani degli ultimi tempi, Marco Sau, che ha già dimostrato di avere nel proprio repertorio colpi da vero fuori classe. Solo una la cessione importante, ma necessaria, visto il gran numero di attaccanti di livello, con la partenza di Thiago Ribeiro, mentre i semisconosciuti acquisti (il difensore Oikonomou dal Giannina e Ibraimi dal Maribor) rappresentano dei possibili outsider, per una squadra che sembra poter raggiungere tranquillamente una posizione a centro classifica con la possibilità di stupire.

CATANIA (VOTO - 6)
Mercato caratterizzato da importanti cessioni: l’esterno folletto offensivo Gomez al Metalist per questioni economiche, ai quali si sono uniti il terzino dal buon rendimento Marchese, e il faro di centrocampo dal mancino chirurgico Lodi, desiderosi di cambiare aria, completando apparentemente un quadro di indebolimento. All’altezza paiono i sostituti, con il terzino dalla grande gamba Monzon dal Fluminense, il regista ex Roma Tachtsidis, il veterano ceco Plasil, capace di ricoprire diversi ruoli in mediana con grande affidabilità, il centrocampista Guarente dal Bologna, e una vera e propria scommessa, come l’esterno a tutta fascia Leto dal Panathinaikos, che, reduce da una lunga inattività per infortunio, dovrà dimostrare di meritarsi questa seconda grande occasione nel campionato italiano. Resta comunque l’impressione che, nonostante le buone operazioni in entrata a rimpiazzare i partenti e alcune importanti conferme come quella di Bergessio in avanti, il difensore centrale Spolli in difesa, la perdita di talento portata dalle cessioni più illustri, renda l’obiettivo Europa League, sfiorato lo scorso anno, ormai solo un sogno lontano.

CHIEVO VERONA (VOTO - 6,5)
Scelte oculate da parte dei veneti in questo mercato estivo, con alcune importanti perdite, il giovane e roccioso Cofie in mediana, oltre ai due centrali affidabili come Andreolli e Acerbi, e sulle fasce, con il terzino sinistro di spinta Jokic, l’esperto esterno destro e bandiera del Chievo, Luciano, e un uomo tecnico e di ordine in mediana come Jorquera. Appaiono però di pari livello, o addirittura superiori sulla carta, i sostituti: il giovanissimo ghanese Acosty dalla Fiorentina, che sembra la fotocopia di Cofie come caratteristiche tecniche (con però alcuni anni in meno), un altro giovane mediano come Radovanovic - che lo scorso anno a Bergamo ha dimostrato di possedere notevoli doti tecniche - e soprattutto gli esterni, con il paraguaiano mancino Estigarribia, nazionale ed ex Juventus tra le altre, e l’ex Siena Sestu che ha già dimostrato lo scorso anno di possedere numeri e giocate davvero interessanti. Per la difesa, invece, i sostituti erano già in casa, con la conferma dell’affidabile Dainelli e l’avanzamento da titolare fisso del possente Cesar, mentre per l’attacco, con le conferme di punte del calibro di Pellissier, Paloschi e soprattutto Théréau - la cui cessione sembrava inevitabile - i tifosi veronesi potranno dormire sonni tranquilli, auspicando una tranquillissima salvezza.

FIORENTINA (VOTO - 8)
Consolidamento, cessioni intelligenti e rinforzi oculati sono le tre azioni che hanno caratterizzato questo mercato della compagine gigliata. Ceduti, ad ottime cifre, i tristi e svogliati talenti Jovetic (passato al Manchester City) e Ljajic (accasatosi con la Roma) per una cifra pari a circa 40 milioni di euro, rimpiazzati alla grande da un talento ora integro fisicamente del calibro di Giuseppe Rossi, già prelevato in quest’ottica lo scorso anno, e un attaccante di livello mondiale da più di 20 reti a stagione come Mario Gomez dal Bayern Monaco. All’unisono le conferme in blocco negli altri reparti, con la vitale permanenza su tutti del fortissimo Cuadrado a destra, e del trio delle meraviglie in mediana Aquilani, Pizarro, Valero, con l’unica pecca della panchina corta, palesatasi lo scorso anno, risolta con rinforzi di livello in tutti i ruoli mancanti: il giovane esterno sinistro Alonso dal Bolton, ad alternarsi con Pasqual sulla corsia mancina, un attaccante laterale adattabile a seconda punta, come l’esperto ex Malaga Joaquin che, seppur stagionato, viste le doti tecniche, non potrà che essere di aiuto alla causa viola, due duttili attaccanti impiegabili anche come prime punte all’occorrenza come Ilicic e Iakovenko e un centrocampista di sicuro rendimento come Ambrosini, a far rifiatare i titolari, per una Fiorentina che, senza nascondersi, punta decisa ai primi tre posti, senza precludersi sogni più grandi.

GENOA (VOTO - 6,5)
E’ un Genoa particolarmente rinnovato quello costruito dagli uomini mercato rossoblu nella finestra estiva con importanti cessioni di giocatori, che da tempo rappresentavano punti fermi della squadra, come il centrale impiegabile anche a sinistra Moretti, l’esterno di destra Jankovic e il difensore svedese Granqvist, oltre ad altri pezzi pregiati che erano in prestito come l’esterno peruviano Vargas e il bomber Borriello. Il nuovo corso del Genoa riparte da un giusto mix di giocatori già di proprietà del grifone come il bomber Gilardino, rientrato alla casa madre, il portiere Perin, che seppur ancora acerbo a Pescara, ha fatto intravedere un grande talento tra i pali. Non mancano i giocatori esperti che da anni militano nella massima serie, con buon rendimento, come l’esterno dal gran dribbling Santana e l’esperto e affidabile difensore centrale Gamberini dal Napoli, il regista mancino dai piedi vellutati Lodi dal Catania, il terzino sinistro dai buoni livelli di rendimento Marchese dal Catania, oltre ad alcune giovani promesse, come il mediano di rottura ex Chievo Verona Cofie, dotato di buone doti tecniche e soprattutto fisiche intraviste a Verona lo scorso anno, e il terzino dalla grande gamba Vrsaljko dalla Dinamo Zagabria, di cui si parla un gran bene per doti di spinta e capacità difensive. Insomma, è chiaro come il Genoa si sia profondamente rinnovato e analizzando la rosa è possibile intravedere il buon livello di alcuni singoli e l’idea di un progetto tattico ben definito, che lascia presupporre, con l’arrivo dell’esordiente calciatore Liverani come allenatore, la possibilità di vivere una stagione in cui la salvezza possa essere raggiunta il prima possibile e soprattutto senza patemi.

INTER (VOTO - 7)
Politica di rinnovazione, fairplay finanziario e ringiovanimento della rosa per i nerazzurri, che partendo dal cambio del mister con l’arrivo di Mazzarri puntano forte da subito su un’idea tattica precisa, basata su un modulo con la difesa a 3. Buone le operazioni in uscita, con giocatori ormai fuori dal progetto per questioni di età (Stankovic) e comportamentali (Cassano), che faranno risparmiare ai nerazzurri parecchi milioni di ingaggi. Altrettanto interessanti quelle in entrata, con l’arrivo di due giovani attaccanti come Icardi e Belfodil, che hanno bene figurato lo scorso anno rispettivamente a Genova e a Parma, aver rinforzato la difesa con un giusto mix di esperienza rappresentato dal difensore Campagnaro dal Napoli, perfetto per la difesa a 3, e Andreolli, che torna a casa dopo essere notevolmente maturato a Verona negli ultimi anni, con l’interessante giovanissimo terzino Wallace dal Chelsea, e il centrocampista Taider, che lo scorso anno a Bologna, ha mostrato sprazzi di grande talento a completare il quadro. Certo, i giovani dovranno dimostrare un rendimento da grande squadra, ma se a questo si aggiungono le conferme di big del calibro di Guarin, Handanovic tra i pali e Palacio in avanti, con il mantenimento in rosa di alcuni importanti giocatori come Ranocchia e Jaun Jesus in difesa e il giovane Kovacic in mediana, non è difficile supporre come la compagine nerazzurra possa puntare tranquillamente a raggiungere uno dei primi tre posti Champions.

JUVENTUS (VOTO - 7,5)
Vedendo la rosa dei bianconeri, risulta subito chiaro come sia ancora una volta la squadra da battere. E’ stata mantenuta l’ossatura quasi perfetta della scorsa stagione con tutti i big rimasti al proprio posto nonostante le importanti offerte ricevute per Vidal, Pogba e Marchisio, per citare i più richiesti, ai quale si sono aggiunti rinforzi mirati per avere alternative all’altezza in panchina, rappresentate dal potenziale titolare Ogbonna nella difesa a 3, l’attaccante LIorente e il titolarissimo top player Tevez. Buone per completare anche le operazioni in uscita come l’operazione Matri al Milan, per circa 12 milioni, e Giaccherini al Sunderland per 8, confermando un buon occhio per il bilancio, con la certezza che, anche in questa stagione, la Juve sia la prima favorita per lo scudetto con un occhio più che speranzoso rivolto verso la Champions.

LAZIO (VOTO - 6,5)
Mercato mirato a rinforzi di qualità in diverse parti del campo, e al mantenimento praticamente in toto dei titolari della scorsa stagione, con l’importante conferma tra gli altri di Hernanes. Importante l’innesto di Novaretti in difesa, del duttile brasiliano Felipe Anderson sulla trequarti, e del regista Biglia che, dotato di un ottimo piede, potrebbe integrarsi alla grande, costituendo una coppia di mediani di gran qualità con Ledesma. Il tentativo di raggiungere la Champions pare difficile vista la concorrenza, ma sognare è lecito.

LIVORNO (VOTO - 6)
Fiducia nella rosa della scorsa stagione più un mix tra giocatori esperti e giovani promettenti sono le chiavi del mercato del Livorno. Mantenuti molti degli uomini chiave della promozione, con il ricercatissimo attaccante Paulinho in avanti su tutti, interessanti i giovani prelevati, con il centrocampista Benassi dall’Inter, che ha già ben figurato in alcune apparizioni con i nerazzurri, e l’esplosivo giovane difensore Mbaye, sempre dai nerazzurri, con alcuni giocatori già conosciuti nel campionato italiano del calibro del rapidissimo attaccante ex Siena Emeghara, la duttile mezz’ala ex Roma Greco e gli esperti centrali difensivi di buona affidabilità Rinaudo dal Napoli e Coda dall’Udinese. L’amalgama di squadra sembra buona, anche se molto del destino del Livorno è nelle mani di giocatori che non hanno mai calcato i campi di serie A, la cui inesperienza potrebbe essere un’arma in più o un punto debole, per una salvezza che pare ad ogni modo alla portata.

MILAN (VOTO - 6,5)
Mercato da insufficienza fino a poche ore dalla chiusura, ma l’arrivo di Matri e soprattutto quello suggestivo del ritorno di Kakà (resi possibili grazie al sacrificio di Boateng, ceduto allo Schalke 04) hanno riacceso le speranze dei tifosi rossoneri. Certo, è mancato l’acquisto di livello in difesa, che appare ancora il reparto più debole a livello di centrali, con la mediana confermata, al quale si aggiunge un rinforzo di livello come la mezz’ala Poli, e l’attacco che se vedrà il risveglio di El Shaarawy, la conferma su un buon rendimento di Balotelli, e i cambi di livello rappresentati da Robinho e successivamente Pazzini, con la permanenza di un uomo d’ordine e qualità in mediana come Montolivo, e due terzini di spinta come De Sciglio (cercato dal Real Madrid) e Abate, l’obiettivo Champions dovrà per forza di cose essere centratO dai rossoneri.

NAPOLI (VOTO - 7,5)
Con la cessione di Cavani al Psg, per una cifra per molti club inaccessibile, sembrava essersi chiusa l’epoca d’oro del Napoli dei tre tenori. Invece, i soldi ricavati, sono stati ben spesi, con gli acquisti di giocatori di livello internazionale del calibro di Callejon dal Real, a rinforzare la trequarti con talento e imprevedibilità, il forte difensore centrale Albiol sempre dalle merengues a puntellare la difesa, il jolly di centrocampo olandese e di gran talento Mertens, l’esperto portiere di livello internazionale Reina dal Liverpool, e soprattutto il bomber di primissima fascia dalle grandi doti tecniche e realizzative Higuain, sempre dal Real, che fa già sognare i tifosi. Se a questo si aggiunge l’arrivo del tecnico Benitez, con il ritorno alla difesa a 4, la conferma di Zuniga e Maggio, e soprattutto il rinnovo di Hamsik, più l’enorme qualità di talento e doti realizzative di cui dispongono i partenopei dalla trequarti in su, il Napoli sembra porsi seriamente come prima candidata insieme alla Juventus alla conquista del titolo.

PARMA (VOTO - 6)
Mercato incentrato sull’esperienza e sulla continuità, con la conferma quasi in toto dei titolari dello scorso anno, con Valdes più volte richiesto, Mirante tra i pali, e Rosi a destra, per citare i più importanti, oltre ad alcuni rinforzi non più giovanissimi, ma di qualità. Spiccano l’arrivo del terzino azzurro Cassani dalla Fiorentina sulla fascia destra, del difensore centrale Felipe, sempre dai gigliati, dall’esperta mezz’ala Munari dalla Samp, di Gargano dall’Inter e soprattutto l’arrivo del talentuoso Cassano sempre dai nerazzurri, che con Amauri rappresenta una buona coppia, con il solo dubbio rappresentato dalla continuità di Cassano e dall’età avanzata di Amauri, troppo spesso soggetto a giornate nere in fase realizzative. Buone le operazioni in uscita, con la cessione di Belfodil rientrato nell’operazione Cassano, con gli acquisti di alcuni giovani scommesse come il mediano Acquah dall’Hoffeinhem, per una stagione in cui l’obiettivo minimo è quello di finire nella parte sinistra della classifica.

ROMA (VOTO - 7)
Mercato capitolino dagli sviluppi imprevedibili, con le cessioni che hanno fatto storcere il naso a molti, di Marquinhos e Lamela e quella più desiderata di Osvaldo per una cifra complessiva superiore ai 70 milioni, ma con i rinforzi sperati che inizialmente non arrivavano. Invece, tassello dopo tassello, partendo dalle conferme di Totti e De Rossi (rifiutata l’offerta del Manchester United) la nuova Roma si è formata, con l’acquisto di un portiere esperto e sicuro come De Sanctis, l’arrivo di un difensore centrale di prima fascia dalle grandi doti fisiche atletiche come Benatia, di un terzino di spinta come l’ex interista Maicon, un duttile e tecnico centrocampista come Strootman, e due attaccanti esterni d’attacco tecnici e rapidissimi come Gervinho dall’Arsenal e Ljajic dalla Fiorentina, per complessivi 18 milioni circa, per una squadra di tutto rispetto che si pone subito a ridosso dei due top team del nostro campionato.

SAMPDORIA (VOTO - 6)
Sotto il segno della continuità anche la campagna acquisti della Sampdoria, che dimostra piena fiducia ai propri uomini, confermati in toto, limitandosi ad affiancare, seguendo a pieno il progetto giovani, dei ragazzi di belle speranze come l’attaccante Petagna dalla primavera del Milan, l’islandese tutto fare di centrocampo Bjarnason ex Pescara, e il duttile centrale di difesa o di centrocampo Salomon dal Milan, con l’obiettivo di riconfermare la tranquilla salvezza della precedente annata.

SASSUOLO (VOTO 5,5)
Tra le neopromosse, pare oggettivamente tra le squadre meno esperte e con meno giocatori che abbiano militato in serie A a buon livello. Pochi gli acquisti importanti con il centrocampista Kurtic dal Palermo, il difensore centrale Rossini dalla Sampdoria, il terzino sinistro svizzero Ziegler dalla Juventus, il difensore Acrebi dal Chievo Verona e il talentuoso attaccante Zaza, reduce dall’ottima annata all’Ascoli. Sembra una squadra formata da tante “scommesse” e giocatori che non hanno mai dimostrato fino in fondo il proprio valore, ma si sa il calcio è imprevedibile e proprio per questi motivi una sorprendente salvezza potrebbe, perché no, essere realtà.

TORINO (VOTO - 6)
E’ un Toro che punta forte su molti dei reduci della scorsa stagione, con diverse conferme importanti come Rodriguez, Glik e Darmian in difesa, Basha e Brighi in mediana, e soprattutto Cerci in avanti. I due pezzi grossi persi, Ogbonna dietro e il capitano Bianchi in attacco, vengono ben rimpiazzati, con il talento ancora non del tutto esploso di Immobile, l’attaccante El Kaddouri dal Napoli, che cercherà di dimostrare con lo spazio concesso il proprio talento e la coppia di centrali Moretti e Bovo dal Genoa, a cercare la stagione del riscatto con l’ultimo tassello del portiere riempito dall’ex Udinese Padelli, per una squadra che dovrà meritare di raggiungere una salvezza anticipata.

UDINESE (VOTO - 6,5)
Squadra quasi completamente invariata rispetto all’anno scorso, dove il vero colpo di mercato è rappresentato dalla conferma del solidissimo centrocampo sud americano Pereyra, Allan, Silva e dei gioielli Basta sulla fascia destra più Muriel e Di Natale che ha rinnovato per altri due anni. Non mancano poi i semisconosciuti e giovanissimi talenti prelevati da mezza Europa, che c’è da scommetterci, aiutati da una squadra esperta e ben oliata, riusciranno ad esprimersi al meglio, con l’obiettivo di centrare la qualificazione all’Europa League.

VERONA (VOTO - 6,5)
Tra le neo promosse, è probabilmente quella che si è rinforzata con giocatori più che validi per una tranquilla salvezza. Oltre al mantenimento dei pezzi pregiati della squadra della scorsa annata come il mancino dall’ottimo piede Hallfredsson e la rapidissima mezza punta Martinho, la rosa è stata completata con rinforzi di prima fascia per l’obiettivo salvezza come l’ex Palermo Donati, impiegabile sia come mediano che da centrale difensivo, il jolly di centrocampo Romulo, voglioso di riscatto dopo due annate in chiaro scuro con la Fiorentina, l’esterno destro Jankovic dal Genoa, spinto da simili motivazioni, e il bomber stagionato, ma dal gran senso del gol Toni, che a 36 anni ha tutta la voglia di rimettersi in gioco. Insomma, una squadra ricca di elementi vogliosi di riscatto e spinti da grandi motivazioni, che lasciano senza dubbio buone e concrete speranze di salvezza ai propri tifosi.

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