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Sport, Busto Arsizio, Castano Primo

"Giosué, ciao piccolo campione"

Giocava nella Castanese Giosué Boncordo, l'11enne morto per le ferite riportate a seguito di un incidente stradale sull'A4, mentre con la famiglia stava andando a trascorrere qualche giorno di vacanza. Nello schianto è deceduta anche la mamma Antonella D'Amone. Grave lo zio, in ospedale il padre ed il fratello maggiore (pure lui gioca nella società di calcio di Castano). Il ricordo della Castanese.

L’amore e la passione per il calcio, in quel ruolo che forse se chiedi a qualsiasi bambino è l’ultimo che sceglierebbero. “Voglio fare gol”, lui, invece, no; lui i gol cercava di non prenderli e ci riusciva davvero bene. “Solare, allegro, spigliato, sembrava più grande dell’età che aveva”. La voce è rotta dall’emozione e le parole fanno fatica ad uscire. Il giorno dopo la terribile notizia, il dolore e la disperazione si mischiano con le lacrime. Tutto attorno, poi, solo il silenzio e quella porta vuota, là su uno dei campi da gioco del Gruppo Sportivo Castanese (la Castanese, per tutti, la storica società di calcio di Castano Primo), che fino a qualche giorno fa aveva difeso con la grinta ed il carattere del vero “numero 1”. Sognava di diventare magari tra qualche tempo un campione (le capacità e le qualità non gli mancavano), ma il destino all’improvviso gli ha voltato le spalle. Non ce l’ha fatta Giosué Boncordo, l’11enne di Busto Arsizio rimasto vittima di un incidente stradale mentre con la famiglia ed alcuni parenti ed amici stava andando a trascorrere qualche giorno di vacanza. Prima la mamma, Antonella D’Amone, morta sul colpo, praticamente subito dopo lo schianto dell’auto contro il new jersey lungo l’autostrada A4, poi il figlio, qualche ora più tardi in ospedale (gravi, inoltre, le condizioni anche di uno zio che viaggiava con loro e ricoverati sia il padre che il fratello maggiore del giovane, che era alla guida quando è avvenuto l’urto). “Siamo sconvolti – dicono i vicepresidenti della Castanese, Marco De Bernardi e Claudio Martinoni, dove Giosué giocava – Faceva parte della formazione dei 2002, era un ottimo portiere”. Il ricordo, adesso, va alla famiglia Boncordo. “Giosué era arrivato da noi l’anno scorso – continuano – Qui c’era già il fratello (fa parte della Juniores). I familiari non si perdevano una partita o una manifestazione, quando uno dei due doveva giocare, venivano tutti. Solo poche settimane fa erano assieme per la presentazione della Prima squadra e della Juniores. Adesso stiamo pensando ad un momento per ricordarlo”. Intanto, la società sarà ai funerali per salutare per l’ultima volta quella giovanissima promessa del pallone e la sua mamma. (FOTO SALLY)

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