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Castano Primo

La nuova sede della Prociv

Nei locali accanto all'istituto comprensivo 'Falcone e Borsellino', dove fino a qualche tempo fa c'era l'alloggio del custode. Ieri mattina c'è stata l'inaugurazione ufficiale.

“Trasformò ogni esperienza di vita vissuta attraverso tre secoli, in scuola di vita per se e per gli altri, donando sempre il suo sapere e le sue conoscenze gratuitamente e con umiltà”. La porta si apre e là, in una cornice all’ingresso proprio sotto alla sua immagine, quella frase quasi a guidarli e ad accompagnarli nel loro percorso. Delfino Borroni, l’ultimo cavaliere di Vittorio Veneto e presidente onorario della locale sezione dei Combattenti e Reduci, scomparso nel 2008, ne sarebbe certamente andato fiero e per questo quando è stato il momento di dedicare e intitolare la sede, nessuno ha avuto dubbi. Allora, ecco che si è inaugurata la nuova “casa” del gruppo comunale di Protezione civile, in via Giolitti dove c’è l’istituto comprensivo “Falcone e Borsellino” e dove fino a qualche tempo fa c’era l’alloggio del custode. L’inno del silenzio e l’alzabandiera hanno dato, ufficialmente, il via alla cerimonia, poi i discorsi delle autorità (tra cui anche il vicepresidente della Regione Lombardia, Mario Mantovani), la targa scoperta alla memoria del castanese Borroni, la benedizione e, infine, il taglio del nastro. “E’ un giorno importante – sono state le parole del sindaco Franco Rudoni e dell’assessore Franco Gaiara – Grazie a tutti per l’importante lavoro e per l’impegno messo in campo in questi mesi. Un ringraziamento particolare, ancora, a Francesco Falzone – ha continuato il primo cittadino – L’idea di dare vita a Castano ad un gruppo di Protezione Civile è stata sua, quando ancora faceva parte della giunta. Mi ricordo le varie riunioni e lui che, ogni volta, mi ribadiva dell’iniziativa. Adesso ci siamo”. “Facciamo un grosso applauso ai volontari – ha detto Falzone, che, tra l’altro, proprio nell’occasione è stato omaggiato con l’onorificenza di volontario onorario – Il merito di questo traguardo è tutto loro”. I volontari, infatti, (15 in totale, oggi, quasi tutti che hanno, già, preso parte al corso base A1, per conoscere le singole informazioni e nozioni per avvicinarsi a questa importante realtà e che collaborano con il Parco del Ticino, oltre a fare parte del COM6 – Centro Operativo Misto) ci hanno lavorato per più di tre mesi e, ora, finalmente la sede è diventata realtà. Al primo piano, la neonata casa della Prociv vede al suo interno l’area riunioni e la sala operativa, più il ripostiglio per le divise e le varie attrezzature e che sarà adibito anche a magazzino e, infine, la cucina. Nel cortile, poi, i due mezzi, la Fiat Punto ed il Ducato, e, in caso di necessità o emergenze, ci sarà la possibilità di rimanere a dormire direttamente sul posto. (FOTO DI FRANCO GUALDONI)

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