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Inchieste

Saldi:è finito l'effetto traino?

Inchiesta trai commercianti del nostro territorio:che cosa dicono

Qualcuno li ha ribattezzati ‘i saldi anticrisi’, contro il periodo difficile che l’Italia e tutto il Mondo si trovano a vivere ormai da diverso tempo. Perché, se il 2008 si è chiuso nell’incertezza e nella paura, il nuovo anno non è che si sia aperto nel migliore dei modi. Anzi... tra la gente rimane sempre viva la preoccupazione per un posto di lavoro che sembra non essere più tanto sicuro come ‘un tempo’, per una crisi economica che invece di diminuire si accentua sempre di più e con gli italiani che prima di mettere mano al portafogli ci pensano tante e tante volte. Dopo tutto è giusto che sia così, come dar loro torto. Una domanda, però, ci viene spontanea: ‘Come vedono i saldi, che in Lombardia hanno preso ufficialmente il via lo scorso sabato 3 gennaio, i commercianti del nostro territorio? Cosa ne pensano e soprattutto come stanno vivendo questi giorni tutti coloro che sono titolari o gestiscono un esercizio commerciale?’ Siamo andati a chiederlo direttamente a loro. “Sinceramente si percepiva già nelle settimane precedenti al Santo Natale come la gente aspettasse proprio con grande attenzione il periodo dei saldi - ci dice una commerciante del centro di Inveruno - In tanti addirittura chiedevano quanto potevano scendere i prezzi, così che al limite avrebbero aspettato negli acquisti. Ora la speranza è che le opportunità a prezzo ribassato spingano i consumatori negli acquisti”. Più o meno della stessa opinione è anche un commerciante di Cuggiono che ha un negozio di abbigliamento: “La crisi c’è e si sente - spiega - dopo, chiamiamola ‘euforia’ dei primi tre giorni di saldi, ora la situazione è ferma. Per questo motivo, almeno parlo per quanto riguarda il mio ambiente, ci stiamo attivando con ulteriori incentivi che possano spingere il consumatore ad acquistare. Questo significa comunque per noi una perdita”. Nel nostro ‘tour’ nel territorio abbiamo parlato anche con il responsabile del ‘City Garments’. Il noto centro di abbigliamento di Busto Arsizio e Castellanza è sicuramente un ottimo ‘osservatorio’ dei consumi della zona. Da anni leader territoriale per le vendita di capi di abbigliamento, anche dal ‘City Garments’ si percepisce come la recente crisi economica abbia e stia spaventando i cittadini. “Nei primi giorni - dice il responsabile dell’azienda - abbiamo percepito un’ottima affluenza. Come per gli anni passati da noi gli sconti vanno dal 20 al 40 per cento. Già ora che alcuni capi sono stati venduti vi è un po’ di calo e sicuramente per il mese di febbraio non ci sono aspettative particolarmente incoraggianti. Ciò che mi induce a sperare è che vendiamo capi di ottima qualità e questo induce comunque la gente ad acquistare”. Soddisfatto il titolare del negozio di calzature ‘Stand 2000’ di Castano Primo: “Con i saldi posso dire che si sta lavorando. Sono contento di come sta andando. Il vero problema non è tanto il durante, quanto invece il prima, nel senso di magazzino che in molti casi ci penalizza”.

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