Cuggiono, Storie
(VIDEO) Tutti i paesi hanno le proprie ricorrenze, spesso dense di retorica, ma non deve diventare il caso del 25 aprile. Oggi, in un’epoca di incertezza economica che porta con sé tensioni sociali e chiusura verso chi è recepito come diverso, i valori espressi dalla Resistenza italiana (importantissimi anche per la stesura della Carta costituzionale) rappresentano un faro che, al di là degli schieramenti politici, può guidarci. Pensiero espresso, durante la commemorazione, dal Sindaco di Cuggiono Flavio Polloni e da un rappresentante della Cgil, entrambi determinati nel ricordare che, in un momento critico, la difesa della libertà nei suoi molteplici aspetti, la solidarietà e l’accettare le diversità culturali non possono essere solo parole vuote, da citare in una manifestazione e lasciar chiuse in un cassetto: a prescindere dagli eccessi della guerra civile che sconvolse l’Italia durante la seconda guerra mondiale, queste idee non devono essere dimenticate. Anche le lettere, piene di consapevolezza, scritte da partigiani in procinto di subire la condanna a morte e lette da alcuni studenti della scuola elementare, provano che una nuova maturità democratica stava nascendo. Gli stessi ideali hanno segnato la vita di un uomo centrale nella vita cuggionese e che, proprio per questo, è stato ricordato durante la celebrazione: don Giuseppe Albeni.