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Castano Primo

"Non capiamo le motivazioni"

Uniti per Castano e Lega Nord-Obiettivo Futuro, i due gruppi d'opposizione, intervengono dopo le dimissioni dell'assessore Falzone. "Basiti e perplessi", dicono.

Basito e incredulo, Dario Calloni. Perplesso ed anche con qualche dubbio, Adriano Canziani. Ma, per entrambi, alla fine, l’interrogativo dietro a quella decisione è pressoché lo stesso. “Non riusciamo sinceramente a capire le motivazioni”, lo dicono quasi all’unisono i due capigruppo di minoranza di Uniti per Castano e Lega Nord – Obiettivo Futuro quando si parla delle dimissioni dell’assessore Francesco Falzone. “Una scelta che mi ha sorpreso – spiega Calloni – Nessuno ha mai negato l’importanza della lotta alle mafie, ne tantomeno ci siamo tirati indietro al momento di riconoscere, in questo ambito, il lavoro portato avanti da Falzone. La nostra astensione dal voto per l’approvazione di una convenzione per un coordinamento tra diversi comuni dell’Ovest di Milano contro, appunto, le mafie è maturata in merito all’ultimo comma di uno degli articoli presenti nello stesso documento dove si diceva che le riunioni e gli incontri sarebbero stati a porte chiuse. Perché non farli, invece, aperti (ad eccezione, magari, esclusivamente di alcuni casi particolari), vista l’importanza della tematica?”. “Se tutte le volte che le opposizioni si esprimono in maniera contraria o si astengono in merito ad una votazione oppure ad un argomento un amministratore si dimettesse, allora avremmo un assessore o un consigliere che quasi ad ogni consiglio comunale lascerebbero il loro incarico – continua Adriano Canziani – Una decisione che lascia perplessi e di cui, onestamente, non ne capisco le motivazioni, anche perché, comunque, il progetto alla fine è stato approvato. Il nostro voto contrario? Voglio precisare che la lotta alle mafie è sempre stato un punto fondamentale che come Lega Nord abbiamo costantemente messo in campo, il “no” è per ciò che concerne l’idea con cui sarebbe stata realizzata la convenzione. Cosa servono i confronti tra le parti? Invece, organizziamoci per istruire e tenere costantemente aggiornati i funzionari degli apparati pubblici e gli enti competenti in materia su come far applicare le leggi che, già, ci sono e create ad hoc proprio per contrastare il fenomeno”.

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